Dizionario Arte

Vigée-Lebrun, Élisabeth

(Parigi 1755Parigi 1842). Ritrattista francese, figlia del pastellista Louis Vigée (1715-1767), dal quale imparò le prime nozioni di pittura. Famosa per la bellezza, l’intelligenza e il fascino quanto per il talento, Vigée-Lebrun ebbe una carriera di grandissimo successo e ritrasse personaggi illustri, tra cui la regina Maria Antonietta che posò per lei molte volte (il primo ritratto risale al 1778, Kunsthistorisches Museum, Vienna) diventando anche sua amica. Allo scoppio della rivoluzione nel 1789 l’amicizia con membri della casa reale divenne fonte di pericolo, così Vigée-Lebrun decise di lasciare la Francia insieme alla figlia, abbandonando invece il marito, il mercante d’arte Jean-Baptiste Lebrun, con il quale era infelicemente sposata (lui le aveva rubato gli orecchini per pagarsi i debiti di gioco). Lavorò in Italia (1789-93), a Vienna (1793-94) e a San Pietroburgo (1795-1801); la sua grazia, il suo fascino piacevolmente sentimentale e la delicatezza dei suoi ritratti le valsero la protezione di illustri mecenati ovunque andò; fu anche ammessa a diverse accademie. Nel 1802 tornò a Parigi, ma essendo contraria al regime napoleonico si spostò in Inghilterra tra il 1803 e il 1805. In seguito si ristabilì definitivamente in Francia, facendo solo brevi viaggi all’estero e dipingendo sporadicamente. Le sue memorie (in 3 volumi, 1835-37) ci regalano una vivida immagine dell’Europa dell’epoca e un resoconto preciso delle sue opere e testimoniano l’eccezionalità della sua figura: il giorno in cui nacque mia figlia non lasciai mai il mio studio e lavorai… negli intervalli tra le contrazioni.

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