Paris Fashion Week 2023. Vivienne Westwood
Paris Fashion Week 2023. Vivienne Westwood, scomparsa alla fine del 2022, è stata omaggiata dalla maison omonima. Dopo un’intera London Fashion Week a lei dedicata, questa è stata la prima passerella dalla sua morte e – come prevedibile – ha costituito un racconto della storia creativa della stilista, attingendo anche a diversi pezzi d’archivio.
La dedica di Andreas Kronthaler
Andreas Kronthaler, ormai ex compagno di Vivienne Westwood nonché – da qualche tempo – direttore creativo della maison, ha scelto di sfilare presso l’Hôtel de la Marine, un palazzo dai dettagli barocchi che avrebbero sicuramente incontrato il gusto massimalista e decorativo della stilista.
Poi, sulle note di una lettera scritta alla compagna di vita, ha portato in passerella capi e accessori che hanno fatto la storia della casa di moda, rivisitandone i tagli e i volumi in chiave moderna. Il primo outfit è stato un chiaro omaggio a Vivienne Westwood: la modella, con indosso una minigonna tartan sopra leggings dalla fantasia esuberante, ha sfoggiato una T-shirt bianca con la stampa del volto della stilista. Alla fine della sfilata, durante la quale non sono mancate modelle truccate come lei soleva fare, Kronthaler è uscito per prendere gli applausi del pubblico e per raccontare alla fondatrice del marchio la prima collezione portata in scena senza di lei.
La sfilata
Ripercorrere le tappe della carriera di Vivienne Westwood ha significato, inevitabilmente, portare in passerella spille di ispirazione punk e volant neo-romantici, assieme a tailleur in tweed dai volumi estremi e fantasie tartan. Ancora: gli abiti in tessuti cangianti si sono abbinati a quelli ispirati al mondo dei pirati, richiamato dalla giustapposizione di fantasie fra loro in contrasto e dalla sovrapposizione di cappotti.
Presenti anche shorts, corsetti e abiti bustier, autoreggenti e maglie dalle trasparenze assolute; immancabili, infine, quelle scarpe dal plateau impossibile che nel 1993 causarono a Naomi Campbell un’iconica caduta in passerella. Il tutto con una tendenza genderless attualissima: i capi di abbigliamento sono stati indossati indifferentemente da donne e uomini, pesantemente truccati come bambole di porcellana, ma con la barba non rasata.
Come da tradizione, la sfilata si è conclusa con un abito da sposa in versione punk: a indossare il corto vestito in pizzo, portando in mano un mazzo di fiori bianchi, è stata la nipote di Vivienne Westwood, Cora Carré, anch’ella parte dell’omaggio familiare che questa sfilata ha rappresentato.
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