Vouet, Simon
Vouet, Simon. Il più importante pittore francese della prima metà del XVII secolo. I primi anni sono poco noti, ma secondo Félibien fu un artista precoce e lavorò come ritrattista in Inghilterra quando aveva solo 14 anni. Sicuramente visitò Costantinopoli nel 1611-12 prima di trasferirsi in Italia, dove visse dal 1613 al 1627, principalmente a Roma.
Durante questo periodo Simon Vouet raggiunse una reputazione considerevole, diventando presidente dell’Accademia di San Luca nel 1624. Nelle prime opere è possibile osservare la forte influenza di Caravaggio (La buona ventura, 1618-20, National Gallery, Ottawa), ma più tardi Vouet sviluppò uno stile eclettico nel quale le tendenze *barocche sono stemperate dal classicismo di Guido Reni e di Domenichino.
Nel 1627 Luigi XIII richiamò Vouet a Parigi e lo nominò pittore di corte, lanciandolo verso una carriera estremamente impegnata e fortunata. Egli sviluppò uno stile di compromesso che si adattava perfettamente al gusto dei committenti francesi; offrì loro qualcosa di più brioso e moderno rispetto allo stanco ma ancora dominante manierismo, meno estremo del naturalismo drammatico dei caravaggeschi o dell’emotività intensa del barocco.
Il suo predominio fu minacciato solo quando Poussin ritornò a Parigi da Roma nel 1640-42. Vouet dipinse opere religiose e allegoriche e ritratti; fu impegnato in alcuni tra i maggiori progetti decorativi, talvolta in collaborazione con Jacques Sarrazin. Tuttavia poche delle migliori opere decorative si sono conservate .
Simon Vouet fu un artista non grande, ma versatile ed estremamente attivo; il suo successo e il suo ascendente si devono a uno stile che soddisfaceva il gusto del tempo in un momento in cui la pittura francese era in una fase di decadenza. Molti dei principali esponenti della successiva generazione di pittori passarono per lo studio di Vouet, tra cui Le Brun, Le Sueur e Mignard. Esempi della sua opera sono conservati in molti musei francesi.
Nascita: Parigi 1590; Morte: Parigi 1649
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