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Walter Veltroni e il suo nuovo romanzo storico “La scelta”

S’intitola “La scelta” il nuovo romanzo di Walter Veltroni

Il nuovo romanzo di Walter Veltroni edito da Rizzoli, in libreria già dal 22 Marzo, s’intitola “La scelta”.

Si tratta di un romanzo storico, dove il lettore viene trasportato tra le mura di una famiglia che vive in un quartiere popolare romano nel 1943, durante la settimana dal bombardamento alleato del quartiere San Lorenzo all’arresto di Mussolini.

Il momento della scelta: da che parte andare?

Il nuovo romanzo di Veltroni, in libreria dal 22 Marzo, racconta dello sgretolamento del fascismo, ma con una prospettiva diversa. Infatti l’autore non utilizza il punto di vista di un’antifascista bensì fa entrare il lettore nella casa di un fascista convinto, che pian piano prendere atto dello sgretolarsi di tutto ciò in cui ha creduto, a cominciare dal suo ruolo all’interno della famiglia e della società.

Ambientato a Roma, nei giorni afosi che vanno dal 19 al 26 luglio 1943, quando la convinzione che la città eterna, con i suoi simboli, sia intoccabile va in frantumi.

La famiglia protagonista della storia abita in una casa di un quartiere popolare. Quattro sono i componenti: Margherita, una ragazza di quattordici anni piena di paure che diventa donna e si sente sola.

Suo fratello Arnaldo è un diciottenne ribelle, che si è allontanato dalla famiglia per via delle sue idee, in contrasto con quelle del padre. La madre Maria, sempre in cerca di cibo per sfamare i suoi cari. E poi c’è il padre Ascenzo, usciere all’agenzia di stampa Stefani, che accudisce con devozione personale e politica il fascistissimo presidente Morgagni.

Ogni membro della famiglia De Dominicis, durante la pioggia di bombe sul quartiere San Lorenzo, deve fare i conti con un presente che scaglia l’uno contro l’altro. In seguito alla caduta di Roma, tutti hanno le spalle al muro, e in ogni casa in ogni casa italiana è il momento di prendere una scelta.

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Copertina del romanzo “La scelta” di Walter Veltroni, Rizzoli

Il conflitto generazionale

All’interno del romanzo, Veltroni narra del conflitto tra Ascenzo e suo figlio Arnaldo. I due vengono descritti come nemici, ma che allo stesso tempo si vogliono bene. La loro discrepanza deriva dalle diverse idee politiche in cui i due credono: Ascenzo, fascista convinto, Arnaldo il suo contrario.

Il loro conflitto si evolve pian piano all’interno della storia. Dapprima si tratta di una sfida di silenzi, più che di parole. Poi di uno scontro fisico, con il figlio che arriva a mettere le mani addosso al padre. Questa scena di messa in discussione del potere del padre, potrebbe essere un’analogia a ciò che accadeva all’infuori delle mura di casa: mentre un figlio deponeva il potere del padre, gli alleati mettevano in discussione il potere del Duce.

Walter Veltroni racconta di generazioni diverse che, ieri come oggi, devono ricominciare a parlarsi. Perché solo quando i figli affrontano i padri, e i padri, almeno per un attimo, si ricordano di essere stati figli, è possibile lasciarsi il buio alle spalle, aprire porte e finestre al futuro.

Due righe sull’autore

Walter Veltroni, classe 1955, è stato direttore dell’Unità, vicepresidente del Consiglio, ministro per i Beni e le attività culturali, sindaco di Roma, fondatore e primo segretario del Partito democratico, regista di documentari e del film “C’è tempo” (2019), oltre che autore di romanzi e saggi come “L’isola e le rose”, “Odiare l’odio”, “Il caso Moro” e “La Prima Repubblica”, e della serie del commissario Buonvino.

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Editor: Marta Cinnadaio

 

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