Un paravento di Nevin Aladağ
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Weekend a Berlino per la mostra “AND BERLIN WILL ALWAYS NEED YOU – ART, CRAFT AND CONCEPT MADE IN BERLIN”

L’EVENTO ESPLORA I DIVERSI MODI DI CONCEPIRE L’ARTE, LA TECNICA E LE TEMATICHE DI ARTISTI CONTEMPORANEI

La mostra And Berlin will always need you è una tappa obbligatoria se si trascorre il weekend nella città tedesca. Inaugurata il 22 marzo 2019 e in scena fino al 16 giugno dello stesso anno, l’esposizione è all’interno del magnifico palazzo Gropius Bau. Le opere ospiti sono tutte realizzate da artisti contemporanei della scena berlinese. Inoltre, i lavori si alternano tra quelli già conosciuti, facenti parte di collezioni private o di gallerie, e quelli su commissione.

Del resto l’istituzione nasce come un luogo deputato alle arti decorative. Infatti, apre le sue porte nel1881, su un progetto di Martin Gropius (pro-zio del fondatore della Bauhaus, Walter Gropius). Egli lo ha realizzato in stretta collaborazione con Heino Schmieden. L’edificio è sviluppato con l’architetto Karl Friedrich Schinkel, tenendo in considerazione i principi fondamentali del suo design. Il tutto, per avere al suo interno gli oggetti più rappresentativi della storia tedesca.

Un'opera di Nevin Aladağ
Nevin Aladağ, “Social Fabric, cosmos”, 2018. Carpet pieces on wood, 174 x 114 x 5 cm, alla mostra “And Berlin will always need you”

UN WEEKEND PER SCOPRIRE GLI ARTISTI DI “AND BERLIN WILL ALWAYS NEED YOU”

Tra i nomi degli artisti più interessanti, grazie alla loro capacità di sfruttare al meglio tecniche, materiali e supporti, spiccano quelli di Nevin Aladağ (1972). Principalmente, la sua attività è quella di scultore, tuttavia realizza dei tappeti davvero notevoli, sia nella forma che nel contenuto, grazie a delle stampe uniche realizzate da lui stesso. Lo stesso rapporto tra estetica e concetto è mantenuto da Alice Creischer (1960), artista poliedrica in grado di spaziare dall’arte performativa alle installazioni. I suoi lavori riflettono spesso le inquietudini dei nostri tempi.

La pittrice Dorothy Iannone (nata negli Stati Uniti d’America nel 1933, ma berlinese d’adozione) è conosciuta per le sue opere dall’alto tasso cromatico e per le figure, spesso femminili, che ricordano l’oriente. Ed è proprio un verso contenuto in una canzone dedicata a Berlino intonata da Ianone alla sua Mary Harding nel 1977, a consegnare il titolo alla mostra And Berlin will always need you

Dorothy Iannone, Look At Me
Dorothy Iannone, Look At Me , 1970–1971. Painting – Acrylic on linen mounted on canvas 190 x 150 cm (74.8 x 59 inches). L’artista è alla mostra “And Berlin will always need you”

La collettiva si compone anche degli artefatti di Leonor Antunes, Julieta Aranda, Andreas Siekmann e i Brukman workers, Mariechen Danz, Haris Epaminonda, Theo Eshetu, Olaf Holzapfel, Antje Majewski e Olivier Guesselé-Garai, Willem de Rooij, Katarina Šević, Chiharu Shiota, Simon Wachsmuth e Haegue Yang

La mostra And Berlin will always need you è al Gropius Bau di Berlino fino 16 giugno 2019.

berlinerfestspiele.de

 

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