Wilde, Johannes
Storico dell’arte di origine ungherese, che nel 1928 acquisì la cittadinanza austriaca e nel 1947 quella britannica.
Wilde, Johannes Storico dell’arte di origine ungherese, che nel 1928 acquisì la cittadinanza austriaca e nel 1947 quella britannica. Dal 1923 al 1938 lavorò nel Kunsthistorisches Museum di Vienna, guadagnando fama internazionale grazie allo studio dei dipinti italiani (in particolare veneziani) lì conservati. Wilde diede un importante contributo allo studio dei metodi di attribuzione e datazione delle opere; uno dei suoi più importanti risultati fu l’introduzione dell’uso sistematico dei raggi X, non solo come strumento per scoprire le condizioni di conservazione del quadro, ma anche come guida al processo creativo dell’artista. In seguito all’annessione dell’Austria da parte della Germania nazista nel 1938, Wilde si dimise dal Kunsthistorisches Museum e si trasferì in Inghilterra. Dal 1948 al 1958 insegnò al Courtauld Institute dove fu una figura illuminante –Kenneth Clark lo descrisse come “il più amato e autorevole insegnante di storia dell’arte del tempo”.
Wilde, Johannes pubblicò relativamente poco e, come scrisse Anthony Blunt,
Wilde pubblicò relativamente poco e, come scrisse Anthony Blunt, “dispensò le sue conoscenze soprattutto in conferenze, supervisioni e conversazioni private”. Solo due dei suoi principali contributi furono pubblicati in inglese mentre era ancora in vita, entrambi sui disegni di Michelangelo presenti nel catalogo dei disegni del XV e XVI secolo del castello di Windsor (1949, con A.E. Popham) e in quello del British Museum (1953). In questi due studi, che dimostrano la sua acuta sensibilità e la sua grande cultura, Wilde in pratica ribaltò la prospettiva ‘revisionista’ a causa della quale l’attribuzione a Michelangelo di molti disegni era stata negata. Dopo la morte, due raccolte di conferenze furono pubblicate con il titolo Venetian Art from Bellini to Titian (1974) e Michelangelo (1978). Nascita: Budapest 1891; Morte: Londra 1970
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