
Yeman Crippa, un oro nei 10.000 che parte da lontano
Yeman Crippa si aggiudica un posto tra i ragazzi d’oro dell’atletica italiana con la medaglia nei 10.000 e racconta la sua storia
È oro anche per Yeman Crippa che come Jacobs e Tamberi, fa trionfare l’Italia agli Europei di Monaco.
E oltre a parlare del successo nei 10.000, il 25enne azzurro originario dell’Etiopia, racconta la sua storia. La sua corsa parte infatti da lontano e non iniza nel migliore dei modi: dopo la morte dei genitori, Yeman trascorre l’infanzia in un orfanotrofio di Addis Abeba e il suo futuro sembra segnato.
La svolta arriva quando una coppia di Milano decide di adottarlo insieme coi suoi 5 fratelli e 2 cugini. La nuova, numerosa famiglia si trasferisce in Trentino e Yeman ricorda con gratitudine la gioia di avere la possibilità di studiare e costruirsi un futuro. «Mi sento fortunato ad essere stato adottato» dice, riconoscendo che senza quel cambiamento non si sarebbe mai accostato all’atletica.
Il giovane Crippa inizialmente gioca a calcio ma in partita non pensa a segnare: preferisce correre a recuparare i palloni e, con il fiato che sembra non mancargli mai, a fine partita ha sempre corso più dei compagni. È così che scorpre l’atlatica e inizia a costruire il successo che ora lo fa volare alto.
L’ultimo giro che lo separa dalla medaglia d’oro nei 10.000 metri, con la rimonta sul norvegese Kbrom Mezngi, sembra proprio rappresentare il cambiamento positivo avvenuto nella sua vita. Dopo il taglio del traguardo, con un grido liberatorio, Yeman esprime tutta la sua grinta ma anche sacrificio e costanza. Poi la tensione scema, con un sorriso disteso l’azzurro si rivolge ai media, parla con simpatia dell’esultanza con muscoli in vista copiata dall’amico Jacobs.
Ora Crippa si gode il successo e, al TG1, in attesa delle vacanze con la fidanzata Sofia, parla del rapporto con mamma Luisa, e della sua passione per la cucina.
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