Zeno no Green Pass
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Zeno no Green Pass, indagato l’ideatore dei cortei in tutta Italia

Zeno, ideatore dei cortei No Green Pass, dopo essere stato indagato fa un appello in chat:”aiutatemi ho solo 1,46€ sul conto”

Zeno, ideatore del No Green Pass, è un giovane 28enne, ritenuto il regista del corteo No Green Pass a Milano. Ha ricevuto un raspo urbano e adesso è indagato dalla Procura per istigazione a delinquere. A causa della mancanza di denaro per pagare le spese legali si è trovato costretto a fare un appello sui social ai suoi “adepti”: ” Sono sempre stato incensurato e ora sono nella mer… ho solo 1,46€ sul conto, datemi una mano”.

La creazione del movimento No Green Pass

Nato dal nulla sull’onda del movimento No pass è stato tra i primi ad aprire chat Telegram e gruppi Facebook contro il certificato verde. Ha creato anche un simbolo, un cerchio con una x nel mezzo. Ha partecipato alle manifestazioni a Roma come a Milano. È stato in questi mesi anche in televisione rivendicando il suo ruolo di amministratore delle chat che a suon di migliaia di iscritti (una di 33 mila) rilanciavano le iniziative contro il green pass in tutta Italia.

Ha difeso anche gli estremisti come il leader di Forza nuova Giuliano Castellino, quello dell’assalto alla Cgil romana, pur prendendone le distanze. Ha parlato di «un movimento di popolo» in lotta contro «le ingiustizie e la dittatura».

Zeno no Green Pass
Zeno, l’ideatore dei cortei No Green Pass in tutta Italia, ospite a un programma televisivo.

Le proteste in piazza

Secondo le ultime investigazioni Zeno aveva rilanciato una grande iniziativa nazionale per sabato 27 novembre a Milano, per ridare forza e morale ai suoi manifestanti che stanno subendo ingiustizie gratuite, causate dalla stretta del Viminale sulle manifestazioni. Dopo l’ultimo flop al corteo No Green Pass tenutosi il 20 Novembre, Zeno ha ascritto cos’ ai suoi followers:

Il corteo di Milano purtroppo è quasi spento dopo 16 settimane consecutive di cortei con immagini spaziali che hanno fatto il giro del mondo dando speranza a milioni di persone. Serve ancora la massima partecipazione, indietreggiare sulla possibilità di manifestare, vuol dire rinunciare completamente alla propria dignità.

Zeno no Green Pass
Zeno, ideatore dei cortei No Green Pass, una delle manifestazione a Milano

Il daspo e l’istigazione a delinquere

Ieri mattina gli agenti della Digos hanno bussato alla porta di Zeno con una mandato di perquisizione per istigazione a delinquere. Helena, un’amministratrice delle sue chat, subito ha commentato l’accaduto sui social:

Ciao ragazzi, immagino abbiate saputo cosa è successo a Zeno. Ora si trova a dover affrontare spese non indifferenti. Tutti voi che lo seguite sapete quanto ha fatto per tutti finora, ora è lui ada avere bisogno di noi. Dite “Zeno, uno di noi” sì, e lo è sempre stato, e ora uno di noi è nei guai. Ve lo chiedo con il cuore, diamogli una mano.

Zeno era già stato indagato a Settembre da Giuseppe Petronzi in qualità di organizzatore di uno dei primi cortei No pass «non autorizzati» e da allora non aveva più partecipato alle manifestazioni del sabato milanese. Aveva tuttavia continuato con ardore la campagna mediatica No Green Pass e No Vax.

Già nel corso dei primi accertamenti sul suo telefono è emerso che Zeno aveva scaricato e inviato ad altre persone file con mille certificati green pass intestati a ignari cittadini. Motivo per il quale è adesso indagato anche per ricettazione, insieme ad altri due No pass già identificati dagli agenti della Digos. Durante la perquisizione gli hanno trovato un coltello alla Rambo, un tirapugni e la questura ha deciso il ritiro delle due armi che aveva in casa in quanto titolare di porto per uso sportivo.

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