Zerocalcare alla Fabbrica del Vapore
Mostra,  Arte

La mostra innovativa di Zerocalcare alla Fabbrica del Vapore

Zerocalcare alla Fabbrica del Vapore

Milano accoglie Zerocalcare grazie ad una mostra ideata da Silvia Barbagallo e prodotta da Arthemisia, dal 17 dicembre 2022 al 23 aprile 2023 alla Fabbrica del Vapore. Il nuovo percorso espositivo si affianca a quello di un altro artista fuori dagli schemi, Andy Warhol, e racconta dei disagi sociali caratteristici della nostra epoca.

“Zerocalcare. Dopo il botto”

L’esposizione racconta la denuncia sociale del fumettista Michele Rech, alias Zerocalcare, che ha deciso di raccontare l’isolamento forzato durante la pandemia, le paure relative all’attuale crisi globale ed allo scoppio di una guerra in cuore all’Europa: eventi che hanno portato ad una condizione di solitudine e di conseguente frammentazione sociale.

L’esperienza del COVID avrebbe potuto indurre a migliorare le dinamiche quotidiane, generando un dopo differente dal prima: purtroppo così non è stato. Eppure il fumettista non si arrende ed è protagonista di un percorso espositivo che inizia con una denuncia della contemporaneità e dell’individualismo che la caratterizza, ma che vuole credere anche nella possibilità di un futuro vissuto insieme.

Ecco dunque il commento di Zerocalcare sulla mostra: «Il meteorite non sta cadendo. È caduto. Il covid ci ha dato la possibilità di ripensare la società, di tirare fuori uno spirito diverso, più attento agli altri e alla collettività, ma non è accaduto. La mostra riflette anche su questo, guardando i lavori che sono stati realizzati a servizio delle lotte e delle vertenze collettive degli ultimi 20 anni fino ad oggi, si può scorgere un pezzo – parziale ma significativo- di quelle tensioni che attraversano le strade di questo paese».

Il talento critico del fumettista viene ribadito dalla curatrice Giulia Ferracci, che dice: «Se da una parte il ‘botto’ è una condizione esistenziale permanente all’autore, dall’altra è da considerarsi come la spaventosa metafora dell’avanzare del vuoto sociale originato all’indomani di un evento totale come quello della pandemia».

Il percorso espositivo

“Zerocalcare. Dopo il botto” è attualmente la maggiore rassegna di opere del fumettista: raccoglie oltre 500 tavole originali, create durante e dopo la pandemia. L’allestimento immerge subito il visitatore in uno scenario post-apocalittico, simbolo di un’umanità ormai senza punti di riferimento: al centro una strada, ai lati facciate di palazzi disegnate dall’autore, dietro le quali si scorgono gli occhi impauriti di chi cerca delle possibilità di fuga ed i tentacoli di esseri mostruosi.

disagi sociali
L’allestimento alla Fabbrica del Vapore

Poi la mostra si snoda seguendo i temi che stanno più a cuore a Zerocalcare, come la resistenza curda, le proteste dei lavoratori per condizioni di vita più dignitose ed il riconoscimento dell’importanza del ruolo delle donne. Dopo le varie sezioni, in cui la biografia del fumettista si intreccia con i suoi personaggi, già noti al pubblico, e con i temi della grande Storia, si arriva alla sala conclusiva.

zerocalcare: milano
I “Santi protettori” (foto di Claudio Furlan/LaPresse)

Qui sono esposti i ‘santi protettori’, moderne icone provenienti dall’immaginario mitico dell’artista, il cui scopo è comunicare che i moderni eroi sono coloro che lottano ogni giorno per trovare un posto nel mondo.

Il successo di Zerocalcare

Le vignette di Zerocalcare, che raffigurano situazioni di difficoltà sociale, dimostrano il suo talento nell’intercettare il linguaggio delle ultime generazioni e di saper comunicare loro: ha infatti saputo creare un personaggio, vittima delle relazioni sociali, in cui i giovani si identificano sempre più.

Il successo guadagnato con libri come “Kobane Calling. Oggi”, “Dimentica il mio nome” “Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia” è stato accresciuto dalla serie Netflix Strappare lungo i bordi, che gli ha permesso di farsi conoscere anche da un pubblico che non aveva letto i suoi fumetti. Pubblico che, probabilmente, continuerà a seguirlo: Netflix ha infatti in cantiere una seconda serie ideata dall’artista, “Questo mondo non mi renderà cattivo”, che uscirà nel 2023.

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