Livietta e Tracollo
Dizionario Opera

Livietta e Tracollo (1734)

Livietta e Tracollo: Le due parti degli intermezzi vennero eseguite nei due intervalli tra gli atti dell’ Adriano in Siria di Pergolesi, rappresentato in occasione del compleanno della regina Elisabetta di Spagna. È questo uno dei casi esemplari in cui la bellezza, la vivacità e il talento comico della musica riscattano pienamente un testo volgare, di deprimente mediocrità.

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La vicenda ruota attorno alle maldestre imprese truffaldine di Tracollo che, da pessimo ladro qual è, tenta invano di imbrogliare Livietta. L’uomo si presenta sempre camuffato (prima da ‘polacca’ e quindi da astrologo) e viene puntualmente smascherato dalla astuta ragazza. Tuttavia, nonostante la completa inverosimiglianza del plot , i due finiscono per giurarsi eterno amore.

Il testo, in cui intervengono come interlocutori silenziosi due altri personaggi, non è che un canovaccio per la rappresentazione di alcune situazioni tipiche del teatro comico, quali i travestimenti: situazioni che a loro volta consentono una caratterizzazione musicale di particolare efficacia, o come parodia di luoghi comuni dell’opera seria, o attraverso una serie di effetti onomatopeici.

Così il protagonista, per muovere alla commozione, si presenta con la sua prima aria (dall’ incipit ironico: “A una povera polacca”) in un tempo lento ternario, tipico delle arie patetiche napoletane; mentre Livietta, nella seconda parte, si produce in un’aria di autentica intensità affettiva.

Pergolesi - Livietta e Tracollo - Napoli 1734

L’apice della vis parodica si ottiene nel recitativo accompagnato di Tracollo “Miseri, a chi mi volgerò?”, tragicamente rivolto alle stelle fisse ed erranti e alle comete che «un palmo hanno di coda»: uno dei luoghi in cui il testo si riscatta proprio grazie alla sua carica ironica, scontata ma piacevole; come avviene anche nell’aria che segue il recitativo in questione, “Ecco il povero Tracollo”, che simula il vacillare delle funzioni vitali, regalando perle testuali come le rime collo/Tracollo e gozzo/gargarozzo.

Livietta e Tracollo - Accademia Hermans

Oltre alla notevole aria di Tracollo “Vedo l’aria che s’imbruna”, singolarmente evocativa, segnaliamo il duetto conclusivo, animato da divertenti effetti onomatopeici. Interpretati in origine dal celebre Gioacchino Corrado, i due intermezzi furono molto popolari e vennero presentati con una lunga serie di titoli differenti ( La contadina astuta , Venezia 1744; Il Tracollo , Bologna 1746; La finta polacca , Roma 1748) in tutta Europa, per più di un ventennio nel cuore del Settecento.

Type:

Intermezzi in musica in due parti

Author:

Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736)

Subject:

libretto di Tommaso Mariani

First:

Napoli, Teatro San Bartolomeo, 25 ottobre 1734

Cast:

Livietta, contadina (S); Tracollo, ladro e imbroglione (B); Faccenda, servo di Tracollo (m); Fulvia, amica di Livietta (m)

Signature:

r.m.

Conclusione: Livietta e Tracollo: Le due parti degli intermezzi vennero eseguite nei due intervalli tra gli atti dell’ Adriano in Siria di Pergolesi

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