Tod’s ed il restauro del Colosseo
Si è conclusa la prima fase del Piano di Interventi per il restauro del Colosseo, finanziato dal Gruppo Tod’s. Il progetto è stato voluto dal commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e Ostia antica, d’intesa con la Soprintendenza sociale per i Beni Archeologici di Roma.
Il Gruppo Tod’s ha finanziato il restauro del Colosseo, uno dei monumenti più importanti dell’umanità
Abbiamo detto che, per il momento, si è conclusa soltanto la prima fase dell’intervento di restauro. Questo ‘primo step’ ha riguardato il prospetto settentrionale e quello meridionale, coinvolgendo circa 13.ooo mq di superficie. L’altra importante operazione è stata poi la realizzazione di nuove cancellate, che hanno sostituito il precedente sistema di chiusura dei fornici.
Diversi sono stati gli interventi effettuati nella prima fase. Vediamoli nel dettaglio:
- mappatura e pulitura delle superfici;
- consolidamento e riadesione;
- staccatura di cavità e lesioni;
- asportazione di stuccature non più idonee;
- trattamento localizzato di pulitura;
- installazione delle cancellate.
Ed ecco tutti i numeri del restauro:
- sono stati restaurati 10.150 mq di superfici in travertino;
- per le steccature sono stati utilizzati 1.700 kg di grassello di calce e inerti di vario tipo;
- circa 13.000 le foto scattate per documentare il restauro;
- sono stati impiegati 1.200 mq di cancellate, telai e parapetti in ferro;
- un totale di 81.895 elementi censiti nel prospetto nord e sud.
In futuro, sono previsti altri interventi tesi a completare il restauro del monumento. In particolare, le prossime fasi del Piano di Interventi riguarderanno:
- il restauro degli ambulacri e dei sotterranei del Colosseo;
- la messa a norma e l’implementazione degli impianti;
- la realizzazione di un centro servizi che consentirà di portare all’esterno le attività di supporto alla vista (che attualmente sono all’interno del monumento).
Grazie all’operazione di restauro, sono stati ritrovati diversi reperti di grande valore storico-archeologico. Essi coprono l’arco temporale che va dall’epoca flavia, al Medioevo, fino all’Ottocento. Vediamo i ritrovamenti più importanti:
- un bassorilievo di circa 60 cm di altezza raffigurante un gladiatore, opera riconducibile alla costruzione originaria di epoca flavia;
- alcuni bassorilievi rappresentanti il Cristo sull’altare, risalenti agli ultimi anni del 1300;
- tre targhe dipinte nel 1386;
- un affresco del Cristo sull’altare con due candelabri ardenti ed uno recante lo stemma del senato romano;
- numerosi chiodi in ferro, probabilmente riconducibili alle operazioni di rilievo architettonico effettuate nell’Ottocento.
Per ulteriori dettagli sul restauro, vi rimandiamo alla pagina di Tod’s for Colosseum.
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