A 13 anni dalla morte di Michael Jackson 25 giugno 2009
Il Re del Pop è morto il 25 giugno 2009 e la sua scomparsa ha segnato la fine di un’epoca musicale e culturale. Tra fan ancora in lutto, un processo e indagini dietro la morte sospetta, il mondo della musica non ha ancora trovato un artista completo come Michael Jackson.
Michael Jackson è morto il 25 giugno 2009, alle 14:26 (ora americana) a Los Angeles presso l’ospedale UCLA Medical Center.
Era stato trasportato con urgenza all’ospedale dopo aver avuto un malore nella sua casa al 100 North Carolwood Drive di Hombly Hills. Michael Jackson in quei giorni si stava preparando per poter prendere parte alle prove del This Is It, cioè la serie di quelli che sarebbero dovuti essere stati i suoi ultimi concerti.
La casa in cui si trovava al momento del malore era stata presa in affitto per lui dai promoter dei concerti, l’AEG Live.
L’AEG aveva sotto contratto anche Conrad Murray, medico personale di Jackson. Lo stesso dottore che alle ore 10:52 gli aveva somministrato un farmaco per dormire. Dopo l’assunzione del farmaco il cantante ebbe una crisi respiratoria.
Murray provò a rianimare la Pop Star varie volte, ma quando capì di non poterci riuscire da solo chiamò i soccorsi,che lo portarono d’urgenza in ospedale.
Michael Jackson raggiunse la struttura che ormai era già in coma, e, dopo altri 42 minuti di tentativi per rianimarlo, lo dichiararono morto.
I risultati tossicologici dell’autopsia indicarono che le cause della sua morte erano da attribuire ad un’intossicazione acuta da Propofol, il farmaco per dormire, e all’assunzione contemporanea di alcune benzodiazepine.
Conrad Murray è stato accusato di omicidio colposo e condannato a 4 anni di carcere, il massimo della pena, negli Stati Uniti, per questo tipo di reato.
Le veglie dei fans
Alla notizia della morte della Pop Star i suoi fan in lutto in tutto il mondo si organizzarono in veglie spontanee.
Centinaia di messaggi, fiori e candele vennero depositate fuori dalle storiche abitazioni di Michael Jackson: a Gary nei pressi della casa natale; a Los Olivos fuori dai cancelli del Neverland Ranch; e della villa di Encino; davanti alla villa di Las Vegas; e infine fuori dalla villa di Hombly Hills.
Ma molte altre veglie spontanee si ebbero in tutto il mondo, ne sono un esempio quelle ad Harlem fuori dallo storico Apollo Theater, a Parigi fuori dalla cattedrale di Notre Dame e sotto la Torre Eiffel, ma anche in Russia e in Cina fuori dalle ambasciate americane, da non dimenticare quelle in Italia a Milano in Piazza Castello, a Roma a Piazza Navona e a Napoli in Piazza Dante.
I funerali: pubblico e privato
Ci fu una commemorazione pubblica il 7 luglio 2009 presso lo Staples Center di Los Angeles. La cerimonia fu trasmessa in diretta in tutto il mondo. Venne vista da circa 3 miliardi di persone, divenendo l’evento mediatico più seguito della storia.
Invece il 3 settembre 2009 si svolse una commemorazione in forma privata al cimitero Forest Lawn Memorial Park, un cimitero privato a Glendale, Los Angeles. Per la sepoltura del cantante è stata scelta una bara “Promethean“. Interni in velluto blu e rifiniture a specchio lucidate a mano. Placcatura in oro, posta in un sarcofago all’interno del Holly Terrace, circondato da vetrate rappresentanti l’Ascensione di Gesù, nel Great Mausoleum ispirato al cimitero monumentale di Staglieno in Italia.
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