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Moda,  News

Muore Angelo Zegna grande imprenditore e uomo di cultura

Angelo Zegna, uno dei grandi padri della moda e dell’imprenditoria italiana è morto nella sua casa di Trivero a 97 anni

Angelo Zegna Figlio di Ermenegildo Zegna, fondatore dell’omonima industria leader del tessile. I funerali si sono svolti nel pomeriggio del 20 agosto in forma privata. Lascia i quattro figli, Gildo, Elisabetta, Benedetta e Anna. Da decenni residente in Svizzera — dove si era trasferito con una parte delle produzioni, ai tempi dei grandi scioperi in Italia, per poter assicurare le consegne degli ordini — Angelo ha concluso la sua vita a Trivero, nell’abitazione dove passava le estati in famiglia. E la famiglia era con lui anche in questi giorni. Insieme, in quel biellese dove la Zegna è nata nel 1910 grazie al padre Ermenegildo e che Angelo, con il fratello Aldo, aveva preso in mano all’inizio degli anni Sessanta e aveva fatto crescere: prima aggiungendo l’abbigliamento alla produzione di tessuti; poi iniziandone l’internazionalizzazione e lo sviluppo dei negozi.

Classe 1924, Angelo aveva guidato la maison italiana dal 1944 fino al 2007

Classe 1924, Angelo aveva guidato la maison italiana dal 1944 fino al 2007, lasciando poi l’incarico di ceo al figlio Gildo Zegna (uno dei quattro insieme a Elisabetta, Anna e Betta).  Il fratello (anche lui imprenditore azionista dell’Ermenegildo Zegna) Aldo Zegna era morto nel 2000 a ottant’anni.

Gli esordi del Gruppo Zegna risalgono all’inizio del ‘900, quando Michelangelo Zegna, orologiaio nato a Trivero, apre una fabbrica tessile nel vicino comune di Flecchia: nel 1910, tre dei dieci figli di Angelo, tra cui l’ultimogenito Ermenegildo, fondano il Lanificio Zegna. Sin dai primi anni l’azienda vede al timone Ermenegildo e, negli anni ’40, l’ingegnere Aldo (nato nel 1920) e il dottor Angelo Zegna (nato nel 1924), figli di Ermenegildo, entrano a far parte del Lanificio Ermenegildo Zegna e Figli e ne prenderanno le redini nel 1966.

Con Aldo e Angelo, seconda generazione alla guida dell’azienda

Con Aldo e Angelo, seconda generazione alla guida dell’azienda, il marchio Ermenegildo Zegna debutta nel ready-to-wear, con il lancio delle prime collezioni di prêt-à-porter, segnando il passaggio dal tessile alla confezione.

A metà degli anni Sessanta Ermenegildo lascia la gestione completa dell’azienda ai due figli che hanno l’incarico di consolidare e proiettare Zegna nel futuro. Angelo lo fa immediatamente con la produzione di abiti finiti (prodotti nello stabilimento che apre a Novara) al quale ne seguiranno altri anche all’estero. Nei due fratelli, Angelo e Aldo, l’animo del fondatore Ermenegildo si sdoppia per caratterizzare due personalità complementari, che si completano e lavorano insieme per continuare a nutrire il progetto e la visione di Ermenegildo.

Aveva passato definitivamente il testimone al figlio Gildo e al nipote Paolo nel 2007

Aveva passato definitivamente il testimone al figlio Gildo e al nipote Paolo nel 2007, allora entrambi amministratori delegati, in occasione di un  cambio della governance del gruppo. A Gildo la gestione, come CEO. A Paolo il ruolo di ambasciatore della società e della famiglia nella veste di presidente che fino a quel momento era stata dello stesso Angelo.

Contestualmente i due rami familiari (i discendenti di Aldo e i discendenti di Angelo) confluivano tutti in un’unica società di controllo del gruppo, la Monterubello. Segue uno schema tuttora valido e che si svilupperà con l’annunciata quotazione alla borsa di New York.

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