Dizionario Arte

Anguissola, Sofonisba

Pittrice italiana, principalmente di ritratti, la prima donna artista ad acquistare una fama internazionale. Proveniva da una famiglia aristocratica, e suo padre incoraggiò tutti i suoi figli (sei femmine, delle quali Sofonisba era la maggiore, e un maschio) a coltivare il loro talento nell’arte, nella letteratura e nella musica. Anche le sorelle diventarono pittrici, ma nessuna di loro riuscì a raggiungere il successo (tre morirono giovani). Sofonisba studiò con Bernardino Campi (1522-1591), uno dei principali pittori del tempo a Cremona. Tra i suoi mecenati ci fu il governatore di Milano, al tempo possedimento spagnolo, grazie al quale Sofonisba nel 1559 fu invitata in Spagna per lavorare alla corte di Filippo II (vedi Asburgo). Vi rimase per più di dieci anni, prestando servizio come dama di corte della regina e lavorando come pittrice, finché sposò un gentiluomo siciliano e si stabilì con lui in Sicilia (un altro possedimento spagnolo). Dopo la morte del marito tornò sul continente e sposò un aristocratico genovese, ma in seguito fece nuovamente ritorno in Sicilia per trascorrere gli ultimi anni della sua vita. Nel 1624, all’età di circa novant’anni, ricevette a Palermo la visita di Van Dyck, che le fece un ritratto (British Museum, Londra) e disse che “aveva ancora una buona memoria, sensi lucidi e modi amichevoli”. Gli autoritratti (ne sono rimasti circa una dozzina) e i ritratti dei famigliari sono considerati le sue opere migliori; nonostante una certa rigidità, possono essere di grande fascino. Fece anche dipinti a tematica religiosa.

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