APERITIVO AL MUSEO CIRCONDATI DA ARTE E BELLEZZA Il Caffè Fernanda
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APERITIVO AL MUSEO CIRCONDATI DA ARTE E BELLEZZA

 

L’aperitivo al museo è perfetto per un piacevole momento di relax dopo aver visto una mostra o prima di immergersi nella visita.

In questa playlist abbiamo selezionato alcuni locali ospitati dai musei di Milano, dove poter bere un drink e concedersi un momento di relax. L’aperitivo al museo è aperto  non solo a chi ha acquistato il biglietto ma a tutti quelli che hanno voglia di immergersi in un’atmosfera di arte, bellezza, cultura.

APERITIVO AL MUSEO CIRCONDATI DA ARTE E BELLEZZA Il Ristorante Torre della Fondazione Prada
Il Ristorante Torre della Fondazione Prada

Ristorante Torre

Per un aperitivo culturale con vista sullo skyline niente di meglio del Ristorante Torre. La bianchissima torre geometrica è stata  aperta al pubblico nel 2018 e con lei il ristorante e cocktail bar con terrazza al sesto piano (si sale con un ascensore panoramico in pietra rosa). Ad accogliervi al Ristorante Torre c’è uno scenografico bancone che si staglia contro la sterminata vetrata. Sulla terrazza triangolare trovate qualche tavolino, ma se riuscite accaparratevi quelli alti lungo la balaustra.

Potete scegliere tra sei varianti di spritz (9 euro), cocktail classici o signature (da 12 euro), accompagnati da patatine, olive e mandorle.

Mudec Bistrot

Otto stelle Michelin per i suoi ristoranti: Enrico Bartolini è uno chef da record. A lui il Mudec affida il ristorante al terzo piano (3 stelle) e il bistrot a piano terra, che interpreta l’idea di cucina di Bartolini in chiave “smart”: dal riso al salto allo zafferano con fonduta di gorgonzola al merluzzo cotto adagio con millefoglie di patate e carciofini.

Aperto tutti i giorni dalla colazione, la sera propone un ricco aperitivo a 13 euro.

Terrazza Triennale: Qui i cocktail sono chiamato miscugli
Terrazza Triennale: Qui i cocktail sono chiamati “miscugli”.

Terrazza Triennale

Meravigliosa terrazza al quarto piano della Triennale. Dai tavoli esterni si guarda la Milano dei grattacieli sospesa sul  verdeggiante Parco Sempione. E sull’altro versante la Torre del Filarete e la Velasca.

Qui i cocktail sono chiamato “miscugli”  e costano 14 euro, mentre un  bicchiere di vino viene offerto a 8 euro. Stuzzichini e finger food accompagnano l’aperitivo.

Iuta Bistrot

L‘Hangar Bicocca sorge nell’universo post industriale che una volta accoglieva la Breda. La Fondazione   ospita mostre di arte contemporanea (sempre di grande interesse) oltre all’opera “I Sette Palazzi Celesti” dell’artista tedesco Anselm Kiefer. Da giugno 2017 lo Iuta Bistrot ha preso il posto del Dopolavoro Bicocca. Resta l’idea di proporsi per una sosta prima o dopo una visita all’Hangar, in un ambiente elegante ma informale. Dalle 18 alle 20, potrete gustare un buon aperitivo accompagnato da un tagliere di finger food a 8 euro. Brunch la domenica. Il tutto sia all’interno che in giardino.

Verde e specialità siciliane al LùBar della GAM
Verde e specialità siciliane al LùBar della GAM

LùBar GAM

Forse la più fascinosa delle  location che vi proponiamo. l locale è all’interno della Villa Reale, dove ha luogo appunto il Gam (Galleria d’Arte Moderna). Splendidi gli interni che ricordano una serra. Fiabesco il cortile con dehors.

L’aperitivo è accompagnato da piselli e fave freschi, olive nere condite, formaggio (o si possono ordinare arancini mignon). I vini sono tutti siciliani (6/8 euro) e i cocktail costano 8/12 euro.

Giacomo Arengario

L’ambiente è un piccolo capolavoro di estetica a doppia firma Peregalli-Rimini: bar, salotto, verandina e terrazza aperta con vista Duomo nella stagione estiva. Il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo, che appare lungo la rampa che porta al locale, aggiunge al tutto un fascino ulteriore.

L’American bar propone aperitivi con cocktail ben fatti accompagnati da finger food (18 euro i drink e 13 euro il vino),

La magnifica vista sul Duomo dalla terrazza di Giacomo Arengario
La magnifica vista sul Duomo dalla terrazza di Giacomo Arengario

 

Caffè Fernanda

Il Caffè Fernanda è una chicca. La caffetteria, fortemente voluta dal direttore James Bradburne, è dedicata a Fernanda Wittgens, la direttrice che riaprì il museo nel 1950. Arredi di design che si sposano con l’ambiente storico, un grande bancone sormontato dal grande dipinto di Pietro Damini “S. Bernardo che converte il duca di Aquitania”, tavolini sulla balaustra e opere alle pareti fanno da cornice a una pausa aperitivo al museo tutta da godere.

 

 

 

 

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