Arcimboldo: protagonista dell’alto rinascimento a Roma dal 19 ottobre
La Galleria Nazionale d’Arte Antica – Palazzo Barberini di Roma dedica una mostra monografica all’artista dell’Alto Rinascimento, l’Arcimboldo.
ARRIVA A ROMA UNA MOSTRA MONOGRAFICA DEDICATA ALL’ARCIMBOLDO DAL 19 OTTOBRE 2017 ALL’11 FEBBRAIO 2018.
Conosciuto per le sue nature morte trasformate in fisionomie umane, l’arte dell’Arcimboldo (Milano, 5 aprile 1526 – Milano, 11 luglio 1593) è ancora oggi una sorpresa.
É stato un artista singolare, precursore del Surrealismo, nelle sue opere troviamo quel senso ludico e caricaturale che ha contraddistinto la sua arte.
Si rintraccia curiosamente il significato nascosto che si cela dento le sue composizioni dipinte di frutta e verdura. Il richiamo alle forme di Leonardo è alla base della sua ricerca stilistica, ma ancor più le enigmatiche decorazioni grottesche e altre più alchemiche.
L’associazione umana alla natura è legato a un messaggio che vuole essere sottinteso, molto probabilmente vuole comunicare la “deperibilità” della vita. Molte sono state le interpretazioni prodotte nei secoli guardando le sue opere.
Non in ultimo Roland Barthes (1915-1980), critico e letterato francese sosteneva ci fosse un senso di repulsione nei suoi dipinti.
«Le teste di Arcimboldo sono mostruose perché rimandano tutte, […] ad un malessere sostanziale: il brulichio. La mischia delle cose viventi […] disposte in un disordine stipato evoca una vita tutta larvale. Un pullulìo di esseri vegetativi, vermi, feti, visceri al limite della vita, non ancora nati eppure già putrescenti».
Una sorta di celebrazione della vita con i suoi frutti e la cagionevole messa in scena degli stessi come uomini.
Un equilibrio instabile si fa concreto eppure con un fascino così attraente da non badare più egli enigmi; sono le forme e i colori a catturare l’interesse di chi guarda.
Palazzo Barberini Roma: come arrivare
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