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Arnaldo Pomodoro alla corte di Federico II di Svevia

Le sculture della Fondazione Pomodoro ai Castelli di Bari, Andria e Trani

Le opere di Arnaldo Pomodoro lasciano la sede milanese della Fondazione e vanno in vacanza in Puglia.
Gli scettri, gli scudi, le lance di luce, le steli e le sfere dello scultore saranno installate temporaneamente nei tre castelli di Federico II di Svevia.
Nei due giorni di inaugurazione, oggi e domani, l’artista sarà presente al Castello Svevo di Bari, al Castel del Monte di Andria e al Castello Svevo di Trani.

Le sue sculture contemporanee dialogheranno con l’architettura medievale degli imponenti castelli di pietra pugliesi, creando un dialogo tra antico e contemporaneo di forte impatto scenico.  
E infatti non mancano le polemiche, scatenate già durante i giorni dell’installazione, dai cittadini delle tre città che non accettano di buon grado l’incursione del contemporaneo in un setting storico.
“Queste sono le tipiche tranesate !!!! Volete paragonare quell’ammasso di ferraglia al nostro castello ?” commenta un tranese infastidito su traniviva.it, mentre un altro scrive: “Non è possibile paragonare “obelischi” storici (vedi perché li realizzavano!!!) a “obelischi” moderni definibili “artistici” (per chi ci vuole vedere l'”arte”!). Cmq quello NON è il posto opportuno per quell'”OGGETTO”: deturpa uno dei Nostri Patrimoni Storico-Artistico-Architettonici.”

E’ solo una chiusura all’arte contemporanea o davvero le opere di Pomodoro non dialogano bene con l’ambiente? Esempi di arte ambientale ce ne sono molti, alcuni meglio accettati e altri peggio. Basti pensare al Cloud Gate che la città di Chicago commissionò a Kapoor e che ricevette una pessima reazione da parte di chi viveva quotidianamente la piazza. Volevano farlo rimuovere ma alla fine il comune lo tenne ed ora è uno dei simboli del Millennium Park e della città stessa.

 

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