Arte: Arte a Parigi mostre ed eventi durante le feste
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Arte a Parigi: mostre ed eventi durante le feste del 2017

Vediamo le mostre d’arte a Parigi da guardare insieme alla visita ai mercatini de La Défense, ai bistrot e alla passeggiata per gli Champs Elysee.

Chi non vorrebbe trascorrere queste festività a Parigi per gustarsi quell’aria magica di Natale e di festa oltre al richiamo del romanticismo.

CHIUDIAMO IL NOSTRO TOUR NATALIZIO IN GIRO PER L’EUROPA CON L’ARTE A PARIGI

CENTRE POMPIDOU

Propone Cèsar La Rétrospective, Cesare Baldaccini (1921), era uno degli artisti più fraintesi del suo tempo, scomparso vent’anni fa. Era diventato famoso all’età di 25 anni quando arrivò a Parigi nel 1944 e inizia la sua tecnica scultorea della saldatura del ferro.

Era moderno alla maniera dei Nuovi Realisti, a cui si unì negli Anni ’60, inventiva, guidata solo dalla logica del materiale.

Mentre trasformava il linguaggio e la pratica della scultura, tornava costantemente alle tecniche che aveva scoperto quando non aveva un soldo, la saldatura di rottami metallici.

Da questa opposizione tra la passione concreta e una pratica basata sulla tecnologia industriale e il potere delle macchine, César ha elaborato una dialettica.

César attinge dai suoi esperimenti, rivedendoli come esercizi, guidati da una riflessione sulla lingua di scultura nel tempo della modernità. A Cluny nel 1996, si è sforzato ancora “di fare di nuovo cose nuove”.

Emergendo nella Parigi del dopoguerra, Montparnasse e Saint-Germain-des-Prés, il lavoro di César fu perpetuo un autointerrogatorio in una vena vicina a quella di Picasso, Giacometti e Germaine Richier.
Questa complessità emerge in un corpus di opere magnifiche e inimitabilmente distintive.

Il tempo è passato, e con esso si sono allontanati i giudici che si sono dilettati nel criticare l’uomo. Rifiutando di concedergli il posto importante, esattamente quello che meritava, e che questa mostra cerca di fare.

Centre Pompidou: come arrivare

 

MUSEE D’ORSAY

Propone Degas Danza Disegno. Un omaggio a Degas con Paul Valéry.

Il centenario della morte di Edgar Degas (1834-1917) offre al museo d’Orsay l’occasione per rendere omaggio a questo artista con una mostra. Il cui filo conduttore è l’opera meno nota dello scrittore, poeta e pensatore Paul Valéry (1871-1945).

L’amicizia che legò per oltre vent’anni Degas e Valéry ha infatti prodotto un testo pubblicato dalle edizioni Vollard nel 1937, Degas Danza Disegno. In queste pagine, intime e universali al tempo stesso, si può cogliere un’evocazione poetica e frammentaria di quella che fu la personalità del poeta e la sua arte. Oltre che una sorta di meditazione sull’atto creativo.

Documenti figurativi e documenti di archivio si alternano lungo il percorso espositivo per mostrare i due uomini e i loro legami sociali. I numerosi disegni del primo e i famosi quaderni del secondo attestano l’importanza di questo tipo di produzioni.

Mediante l’accostamento di estratti del testo di Valéry a opere grafiche, dipinti e sculture di Degas emergono dunque i temi principali della mostra.

Questo richiamo tra testo e immagine invita a comprendere di volta in volta l’attività di disegnatore dell’artista. Quindi il suo attaccamento all’universo della danza e dell’equitazione, cose che Valéry associa a una medesima ricerca del tratto e del movimento.

Musée D’Orsay: come arrivare

 

MUSEE DU QUAI BRANLY

Propone Nelle loro foreste native, Arti dell’Atlantico Africa Equatoriale.

L’Africa equatoriale atlantica ha dato alle arti africane alcuni dei suoi più straordinari capolavori. Dal potere visivo del popolo Fang all’eleganza naturalistica del Punu, la collezione offre una panoramica dei principali stili artistici osservati in questa vasta regione.

La regione culturale che comprende la Repubblica Gabonese, la Repubblica della Guinea Equatoriale, il Camerun meridionale. E l’Ovest della Repubblica del Congo, nel cuore dell’Africa atlantica equatoriale è una delle grandi tradizioni scultoree. L’esperienza degli artisti di Fang, Kota, Tsogo e Punu per quanto riguarda la “plastica” è rappresentata in una scultura religiosa legata al culto degli antenati e alle maschere spiritiche.

Questi tipi di arti hanno avuto un ruolo chiave nel plasmare la prospettiva moderna in Occidente quando furono scoperti agli inizi del XX secolo da artisti come Picasso, Derain e Braque.

La mostra offre una visione dettagliata degli stili principali esposti in una selezione di opere simboliche – e spesso uniche – provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. In un approccio “classico” alla storia dell’arte e offre un’opportunità non solo di esplorare le somiglianze e le trasformazioni tra le caratteristiche distintive dell’arte. Ma anche di scoprire la creatività e la straordinaria originalità dell’arte prodotta da ciascuna delle popolazioni che vivono all’interno della foresta equatoriale atlantica.

Musée du Quai Branly: come arrivare

 

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