Auguri Marlon
Sabato 3 aprile Marlon Brando compie 80 anni. Nessun festeggiamento pubblico per colui che sono in molti a ritenere il più grande attore della storia del cinema. Forse solo un brindisi nella sua casa sulle colline di Los Angeles dove da anni vive recluso.
Auguri Marlon Brando!
Il suicidio della figlia Cheyenne e le accuse di omicidio rivolte al figlio Christian (avrebbe ucciso proprio l’amante della sorellastra) sono stati i colpi di grazia a una psiche già non del tutto stabile. C’è anche chi dice che Brando abbia dilapidato l’ingente fortuna accumulato partecipando a film di grande successo.
Due anni fa una donna, Maria Christina Ruiz, gli ha fatto causa per cento milioni di dollari sostenendo di essere la madre di tre suoi figli (l’attore ne avrebbe avuti cinque da tre mogli legittime e almeno sei da altre donne) e di convivere con lui da 14 anni. Pur di non pagare, il divo esibì in tribunale una dichiarazione dei redditi da cui risultava una pensione comunque tutt’altro che disprezzabile: seimila dollari al mese integrati da un assegno mensile della sussistenza sociale da 1.856 dollari.
Meglio ricordarlo per le sue grandi prove d’attore, iniziate nel 1950 con la partecipazione a Uomini di Fred Zinnemann e proseguite l’anno successivo con il primo grande film: Un tram che si chiama desiderio di Elia Kazan, tratto dall’omonimo dramma di Tennessee Williams.
Il 1954 fu uno dei suo tanti annus mirabilis, partecipò infatti sia a Fronte del porto che a Il selvaggio, i due film che più di ogni altro contribuirono a definire la sua immagine di divo, basta pensare ai diversi quadri che, pochi anni dopo, gli furono dedicati da Andy Warhol. Impossibile non dimenticarsi qualcuno dei film memorabili cui partecipò, anche durante la seconda fase della sua carriera.
Nel 1972 prese parte sia a Il Padrino che a Ultimo tango a Parigi, «una delle più imbarazzanti esperienze della mia carriera professionale – ricorda oggi – ho sempre pensato che fosse un film eccessivo. Bernardo chiedeva a me e a Maria Schneider di avere dei veri rapporti sessuali per dare maggiore autenticità al film. Ma questo avrebbe modificato completamente la storia che si sarebbe focalizzata esclusivamente sui nostri orgasmi e io su questo non ero d’accordo, così rifiutai».
L’ultima apparizione sul grande schermo, The Score, accanto a Robert De Niro, è stata un fiasco al botteghino. Chissà se ce ne saranno altre. (2 aprile 2004).
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Intervista ad Alberto Morselli 2000
