Dizionario Arte

Bayeux, arazzo di

Il più famoso tra gli arazzi è in realtà più propriamente un ricamo, e raffigura la conquista dell’Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore e gli eventi che portarono all’invasione del 1066. Fu commissionato pochi anni dopo gli eventi probabilmente dal fratellastro di Guglielmo, il vescovo Odo di Bayeux (che ebbe un ruolo di rilievo nella storia narrata), e fu quasi certamente eseguito in Inghilterra, a quel tempo famosa per il ricamo. Il ricamo (in stile decorativo più che naturalistico) è eseguito con lana di otto colori diversi su un semplice tessuto di lino. L’arazzo è composto da otto pezzi di lino uniti insieme, per una larghezza totale di circa 70 metri; l’estremità finale è danneggiata e alcune scene sono andate perdute. L’altezza media è di circa 50 centimetri. Il racconto è disposto su una linea orizzontale continua, e ogni scena si fonde con la successiva senza divisioni verticali. Un testo in latino fornisce un commento a ogni scena, e le scene principali sono corredate da un bordo aggiuntivo; questi bordi contengono soprattutto elementi decorativi, e qualche volta narrazioni di episodi minori. Dal punto di vista stilistico l’arazzo riprende il linguaggio delle *miniature inglesi del periodo. Il disegno è chiaro, vivido e dinamico e la successione degli episodi è rappresentata con grande abilità. Nonostante la notevole larghezza il risultato è molto unitario, segno di un’attenta supervisione complessiva. Oltre a essere un’opera artistica unica e sorprendente, costituisce un documento storico di estrema importanza per la ricchezza di informazioni che ci fornisce su elementi diversi come la costruzione delle navi e l’abbigliamento di moda all’epoca.
I primi documenti che nominano l’arazzo risalgono al XV secolo, quando era appeso nella cattedrale di Bayeux, e le prime incisioni che lo rappresentano furono realizzate nel 1739. Durante la rivoluzione francese riuscì per poco a non essere distrutto. Nel 1842 fu esposto al pubblico in modo permanente, e dopo varie collocazioni insoddisfacenti (tra cui il municipio e la biblioteca municipale) si trova oggi in un museo progettato appositamente per conservarlo, il Musée de la Tapisserie de la Reine Mathilde (la regina Matilde era la moglie di Guglielmo il Conquistatore e, secondo una vecchia leggenda locale, fu lei a ricamare l’arazzo).

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