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Design,  Architettura

BIENNALE ARCHITETTURA TRA POP ART, ITALIA E CINA

L’arte contemporanea cinese, la pop art e il design italiano si uniscono alla Biennale Architettura. L’obiettivo? Portare la bellezza in casa.

Biennale Architettura

Al Padiglione della Repubblica di San Marino, in occasione della Biennale Architettura, è stato presentato l’arredo per casa frutto della collaborazione tra l’azienda di design italiana Carcerano e e due artisti cinesi. Essi sono Xu De Qi e Zhang Hong Mei, due degli artisti più interessanti del campo artistico contemporaneo cinese. Il gusto e il design italiano, di conseguenza, si sposano con la ricerca artistica orientale in un contesto dai toni pop art. Non può che scaturirne, quindi, una serie di oggetti d’arredo davvero unici, colorati, pop e persino “coraggiosi”. E tutto per perseguire una concezione innovativa di arredamento, in cui il design tenta di rispecchiare i trend del momento e il gusto personale di chi lo sceglie.

La Biennale Architettura 2018 è la 16° Mostra Internazionale di Architettura. Potrete visitarla presso lo Spazio Venews C563 a Cannaregio, 563/e, Venezia. Il Padiglione della Repubblica di San Marino resta chiuso il lunedì, ma potrete visitare la mostra dal mercoledì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00. L’ingresso, inoltre, è gratuito.

Arte contemporanea cinese, pop art e design italiano

Abbiamo già molti esempi di mobili realizzati e/o decorati di artisti. Tuttavia, il progetto portato avanti dai professionisti cinesi e da Piero Luigi Carcerano è qualcosa di più. Si tratta, infatti, di far interloquire tra loro artisti diversi, sia per cultura che per tipo d’arte. Eppure, entrambi hanno in comune la voglia di creare e di innovare restando però coerenti con la propria cultura di riferimento. Il risultato? Mobili decorati con gusto, caratterizzati da colori sgargianti, ma anche soluzioni stilistiche che ricordano in modo evidente la tradizione cinese.

«Un modo per rappresentare la creatività non in due dimensioni, ma in modo tridimensionale affinché si possa parlare di comunicazione diretta ed integrale tra colore, luce forma e spazio per fondersi in una scena onirica e coinvolgere il pubblico nella rappresentazione dell’opera d’arte che diventa tangibile nel momento in cui il mobile si appropria della sua funzione» ha dichiarato Piero Luigi Carcerano.

Per quanto riguarda Xu De Qi e Zhang Hong Mei, il loro percorso è quello di artisti coraggiosi, che hanno scelto di declinare la provocazione della pop art verso la cultura cinese. Così, hanno tentato di coniugare le figure di Andy Warhol e di Marilyn Monroe con le icone, i simboli e i tratti antichi del loro paese. Colori irriverenti, quindi, con teste dei Guerrieri Ming. Il risultato è incredibilmente armonico, piacevole e di gran gusto. Un arredamento che, se ha molto da dire alla Biennale Architettura, saprà essere eloquente anche presso qualunque altra location.

 

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