Moda: Boss S/S 2020 vita newyorkese
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BOSS S/S 2020: IN PASSERELLA LA VITA NEWYORKESE

Durante la sfilata di Boss S/S 2020 alla MFW si ha la sensazione di essere catapultati in una delle tante gallerie d’arte di SoHo, a New York.

Nel debutto sulle passerelle meneghine la collezione S/S 2020 di Boss porta con sé un po’ della vita newyorkese, i suoi colori, le sue ispirazioni.

Oltrepassato l’ingresso total black, si entra in un mondo di colori pastello, proiettati sulle pareti, su cui appaiono giganti silhouette. Gli specchi d’acqua e i grattacieli della Grande Mela si specchiano negli abiti del défilé.

Come una scala di note musicali, gli outfit sfilano lievi in un crescendo di colori che sfumano gradualmente dal bianco più puro al blu oltremare. Passando per il verde menta e il giallo chiaro, ci si sofferma su picchi di rosso intenso.

La Boss S/S 2020 è una totale immersione in un’idea. Una compenetrazione nel complesso e raffinato mondo statunitense che emerge dai tagli netti e decisi e dai tessuti speciali.

Il designer Ingo Wilts utilizza sete pregiate e impalpabili, cotone lavorato a maglie larghe, morbida pelle scamosciata tagliata al laser, tessuti tecnici e lucidi.

L’attenzione al processo artigianale dà vita ad elementi lineari. Per la donna giacche corte su gonne lunghe o ampi pantaloni, maxi abiti in seta e spolverini di ogni tipo.

L’uomo invece appare nelle serate estive con un look elegante ma rilassato. Morbidi bermuda su camicie e completi abbinati, in perfetto stile minimal, riempiono la passerella di colori intensi.

Le tonalità piene si alternano a fantasie geometriche e non lasciano spazio a sfumature o indecisioni di sorta.

LA VOCE DEL BRAND È CONSULTABILE SUL DIZIONARIO DELLA MODA ONLINE DI MAM-E.IT

“La Hugo Boss è una casa di moda tedesca che ha sede a Metzingen in Germania. Ha otto fabbriche operanti in 6 paesi, 2 mila addetti ai lavori e prende nome dal suo fondatore. L’industria è stata fondata nel 1923 a Metzingen, vicino a Stoccarda, dal rappresentante di commercio Hugo Boss. Il successo internazionale è degli anni ’80, con l’ascesa dello yuppismo e dei colletti bianchi, per i quali Boss è stato uno status symbol.

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