Archivio

Brioni svela i suoi piani

Dopo l’acquisizione da parte del gruppo PPR, la maison italiana nomina nuovo direttore creativo Brendan Mullane e festeggia i 50 anni di 007

Lo scorso gennaio la maison italiana Brioni, fondata a Roma nel 1945, è stata acquisita dal gruppo PPR. Le novità, però, non finiscono qui. Dopo aver progettato un solido piano di sviluppo del brand, oggi la casa di moda ha annunciato il rafforzamento del suo team grazie alla nomina del nuovo direttore creativo: Brendan Mullane.

Lo stilista, diplomatosi prima presso la Kingston University e, in seguito, presso il Kingsway College di Londra, durante la sua carriera si è dedicato principalmente alla linea uomo collaborando con i migliori brand tra i quali: Givenchy, Hermès, Louis Vuitton, Burberry e Alexander McQueen.  Mullane, il cui ruolo sarà effettivo da oggi, assumerà la responsabilità per la creazione e lo sviluppo dell’intero portafoglio-prodotti Brioni. A seguito dell’annuncio, il CEO di Brioni, Francesco Pesci, ha commentato: “Brendan ha un vero talento creativo in tutte le categorie di prodotto […]. Brioni possiede notevoli potenzialità, che sono sicuro verranno sfruttate con successo e rivelate attraverso la visione di Brendan”.

Intanto, la maison sta celebrando, in collaborazione con Barbican Centre di Londra, i 50 anni di James Bond, l’agente segreto più famoso del mondo ideato da Ian Fleming, con una mostra dal titolo “Designing 007 – Fifty years Bond style exibition”. L’esposizione, disegnata da Ab Rogers e curata dal Barbican Centre in collaborazione con la storica di moda Bronwyn Cosgrave e dalla costumista Lindy Hemming, presenta una selezione di capi Brioni che hanno vestito James Bond nei suoi più celebri film tra cui gli smoking indossati da Pierce Brosnan in Golden Eye (1995) e da Daniel Craig in Casino Royal (2006). La mostra sarà aperta fino al prossimo 5 settembre.

Brioni sta decisamente cavalcando l’onda dei cambiamenti. Infatti, incoraggiato da una crescita a doppia cifra registrata nel primo trimestre 2012, Pesci sta programmando un’ulteriore espansione sui mercati degli Stati Uniti e della Cina mediante l’apertura di nuovi punti vendita e un maggior controllo della rete distributiva, che ad oggi comprende 76 store, 32 dei quali di proprietà aziendale. “Si vedrà un aumento molto significativo del numero di negozi in nostro possesso nei prossimi cinque anni”, ha dichiarato il CEO della maison a WWD. Inoltre, sempre nei prossimi cinque anni, si prevede un’ulteriore differenziazione tra i settore tailored e non-tailored (da quest’ultimo derivano circa il 40% degli acquisti). “Ovviamente, l’heritage di Brioni proviene dagli abiti su misura. Ciò non cambierà e resterà il prodotto di punta del marchio, ma vogliamo rispecchiare a livello internazionale l’idea di eleganza italiana, applicandola anche ai nostri prodotti  outerwear e accessori”. Il brand sta, infine, lavorando all’abbassamento del target maschile, attualmente oltre i 40 anni. In merito ad una possibile estensione del brand all’abbigliamento femminile, Pesci si è dimostrato risoluto nello smentire le voci: “Quando si pensa di Brioni, si pensa all’uomo. Non alla donna . Abbiamo bisogno di concentrarci sul nostro core business e questo è un marchio di abbigliamento maschile”.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!