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Arte,  Libri

Bruno Vespa, il suo ultimo bestseller “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)”

Bruno Vespa, il suo ultimo bestseller “Perché mussolini rovinò l’Italia”

Chi è Bruno Vespa:

Nato a L’Aquila il 27 maggio 1944, Bruno Vespa ha cominciato a sedici anni il mestiere di giornalista nella redazione aquilana del “Tempo” e a diciotto ha iniziato a collaborare con la RAI, e nel frattempo è diventato uno scrittore di successo, vedi l’ultimo libro di Bruno Vespa che ha riscosso un grande successo.

Dopo la laurea in legge a Roma, nel 1968 si è classificato primo in un concorso nazionale per radiotelecronisti bandito dalla RAI, ed è stato assegnato al telegiornale. È stato dal 1990 al 1993 direttore del TG1, dove è rimasto come inviato per i grandi avvenimenti. Da diversi anni la sua trasmissione “Porta a porta” è il programma politico di maggior successo.

I suoi scritti (ne sforna almeno uno all’anno), si sforzano di riassumere gli avvenimenti del Paese, rappresentano un termometro per capire la nostra società.

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L’ultimo bestseller “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)”

Sembra che ogni libro di Bruno Vespa abbia un successo nazionale, e in effetti è così. Lo conferma l’ultimo libro, pubblicato il 3 novembre 2021 da Rai Libri e Mondadori.

L’Italia fascista è alla resa dei conti. Sono gli anni dell’asse Roma-Berlino, del fatale Patto d’Acciaio, delle leggi razziali, dell’ingresso dell’Italia in guerra al fianco di Hitler, della terribile guerra d’Africa, e della campagna di Russia.
Dopo aver dedicato al Fascismo due volumi di grande successo, Bruno Vespa firma il terzo atto, ripercorrendo gli anni drammatici e decisivi per il crollo del regime e la fine del Ventennio. Anni che restituirono alla Storia un Paese da ricostruire. Oggi come allora, dopo la pandemia di Covid-19, per l’Italia è tempo di ripartire.
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“Perchè Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)” Bruno Vespa

Un viaggio nel tempo e una metafora: l’ultimo bestseller di Bruno Vespa

Come al solito, Bruno Vespa si muove su due piani, quello storico e quello cronistico. Mette a confronto i due momenti più drammatici della nostra storia. Dopo la conquista dell’Impero nel 1936, Mussolini era molto popolare mentre Hitler era detestato. Ma la rottura con le democrazie occidentali fece avvicinare i due. Il primo risultato furono le leggi razziali del 1938.

Il nostro paese non era pronto alla guerra, ma l’occupazione tedesca di mezza Europa, tra l’autunno 1939 e la primavera 1940, convinse Mussolini a entrare in un conflitto che doveva durare qualche settimana e si protrasse, invece, per cinque atroci anni. I disastri iniziali in Francia e in Grecia furono il prologo delle disfatte in Africa e in Russia. L’esito finale fu la congiura di militari, gerarchi che portò alla caduta e all’arresto del Duce (1943), con una trama da thriller.

Bruno Vespa racconta questi avvenimenti con lo stesso tono con cui racconta la pandemia, e ritrae un paese con oltre 130.000 morti ma si sta riprendendo con la campagna vaccinale. Parla anche di Mario Draghi, l’italiano più acclamato del momento.

Pagina dopo pagina si narrano i retroscena della caduta di Giuseppe Conte e la nascita del governo Draghi, le incessanti fibrillazioni del Movimento 5 Stelle , la nuova vita del Pd, la ritrovata unità del centrodestra.

E per finire, nell’ultimo libro di Bruno Vespa troviamo scienziati famosi che ci spiegano come dovremo convivere con il Covid-19 che, a colpi di vaccini, sarà presto ridotto alla stregua di un comune virus del raffreddore.

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