Calvin Klein prima linea addio. Immagine sfilata SS19
Moda

Calvin Klein prima liana addio. La storia del brand

Calvin Klein dice addio alla prima linea. Ripercorriamo, dunque, tutta la storia del brand

Grazie al nostro Dizionario della Moda di MAM-e.it, è possibile ripercorrere la storia del celebre marchio americano. Soprattutto adesso che Calvin Klein dice addio alla prima linea.

Il divorzio da Raf Simons risale a qualche mese fa. Il 22 dicembre 2018, per l’esattezza.

Dopo solo due anni dal suo ingresso nell’azienda fondata nel 1968 dall’omonimo fondatore.

La sua nomina, purtroppo, non produsse quello scossone tanto desiderato. A confermalo furono i dati del primo trimestre del 2018 che confermarono le stime in negativo del marchio.

Raf Simons:设计师本人
Raf Simons

I primi tre mesi del 2018, infatti, furono archiviati con un calo di circa venti milioni di dollari.

Partirono da queste cifre, importanti va detto, i primi dissapori tra la griffe e Raf Simons.

L’addio alla griffe fu reso noto con un comunicato stampa sintetico che affibbiava la decisione al mancato successo della linea 250W39NYC (qui la notizia).

La storia odierna ci comunica un marchio sempre più alla deriva. La chiusura della prima linea di Calvin Klein, infatti, non prelude nulla di buono.

A partire, sebbene sia una banalità al confronto con i licenziamenti che ne deriveranno, dalla mancata partecipazione alla New York Fashion Week, manifestazione sempre più insofferente.

Le origini del marchio tratte dal Dizionario della Moda di MAM-e.it

Calvin Klein è un famoso designer americano, fondatore dell’omonima società. Nel 1968, iniziò la sua attività con un budget di soli $ 10.000, aprendo la Calvin Klein Limited, un negozio di cappotti nello York Hotel di New York. Figlio di farmacisti del Bronx, sin da piccolo preferiva schizzare modelli sul suo libro di matematica piuttosto che farne gli esercizi; a casa, dopo i compiti, si esercitava sempre a cucire. Dopo aver combattuto l’opposizione dei genitori, nel 1962 finalmente si iscrisse al Fashion Institute of Technology di New York. Calvin Klein costruì un impero insieme a Barry Schwartz, compagno di scuola, nato e vissuto come lui e Ralph Lauren nello stesso quartiere di New York, il Bronx appunto. Se Lauren passava le giornate a mostrare il campionario delle sue cravatte ai buyer dei grandi magazzini, Klein portava in giro i suoi schizzi in una valigetta.


Dopo cinque anni di apprendistato in varie aziende, diede inizio alla propria attività specializzandosi nel disegno di abiti e cappotti. Dalle sue sfilate è bandita la moda-spettacolo. Giovane, alto, attraente e vestito in modo impeccabile, era sempre al posto giusto nel momento giusto. Klein era il re delle feste più belle del weekend, ma anche un puntiglioso e preciso manager il lunedì mattina: la sua immagine è divenuta icona del suo successo.


John Fairchild, redattore del famoso giornale di moda Womens Wear Daily, celebre quanto temuto, in quanto una sola sua recensione potrebbe decretare la fine di qualsiasi designer, parlò di Klein come di uno dei migliori al mondo. Fairchild affermò che egli era una vera rarità nel panorama dello styling americano, dotato di un’eccellente capacità di taglio ma di poca immaginazione. Inoltre, Klein apparve sul numero di settembre 1969 di Vogue.

Continua a leggere tutta l’appassionante avventura di Calvin Klein

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