Capire il cambiamento climatico del 2019, mostra a Milano
“Capire il cambiamento climatico”, a Milano la mostra dedicata ai mutamenti che il nostro pianeta sta attraversando a causa del riscaldamento globale.
Al Museo di Storia Naturale di Milano, in collaborazione con National Geographic Society la mostra “Capire il cambiamento climatico“.
Uno spazio narrativo che sfrutta il linguaggio fotografico del National Geographic, abbinato a tecnologie digitali immersive e interattive.
I cambiamenti climatici in atto
La temperatura della Terra è aumentata di oltre 1° Celsius nell’ultimo secolo e il 2018 è stato, a livello globale, l’anno più caldo della storia.
Inoltre basta guardare gli eventi climatici degli ultimi decenni, per rendersi conto che molti sono ormai irreversibili.
Per esempio la diminuzione dei ghiacciai perenni, che si riducono di 400 miliardi di tonnellate all’anno.
L’aumento della desertificazione o l’inaridimento dei fiumi e dei laghi.
Come anche le ondate di caldo eccezionale o i fenomeni meteorologici estremi.
Senza dimenticare l’aumento del livello dei mari, causato principalmente dallo scioglimento delle calotte polari.
La mostra in questione vuole far capire quanto sia “passeggera” la nostra presenza su questo pianeta.
Esso di certo non morirà, ma muterà fin quando non potrà più ospitare la vita umana.
L’umanità è l’unico organismo su questo pianeta che non si adatta all’ambiente circostante.
Ma lo modifica irrimediabilmente secondo le proprie necessità.
Gli oltre 300 scatti, raccontano proprio la trasformazione che subisce il nostro pianeta, attraverso l’occhio di grandi maestri della fotografia.
Capire il cambiamento climatico, è la chiave per rimediare, prima possibile, agli errori che abbiamo commesso.
Questa mostra donerà all’utente un’esperienza a 360 gradi, attraverso installazioni digitali, olfattive e sonore, oltre che postazioni interattive.
L’area dedicata si estende per 400 m² ed è suddivisa in tre momenti distinti: esperienza, consapevolezza, azione.
L’esperienza
Nel primo momento, i visitatori verranno accolti in una sala con la proiezione di grandi immagini (lungo le pareti), che raccontano la maestosità della natura.
A fare da contrasto alla bellezza di tutto ciò, verranno proiettate (su dei pannelli plastici) immagini di catastrofi ambientali.
Tutti risultati imputabili al cambiamento climatico.
Luoghi devastati, animali sofferenti, uomini costretti a vivere ai margini della società.
Quattro le voci narranti dei testimoni: l’orso polare per i ghiacci, la tartaruga per l’acqua, l’elefante per la terra e l’uomo per la plastica.
La consapevolezza
Il secondo momento parla di consapevolezza. Si rivolge a tutte le persone nel loro ruolo di cittadini, consumatori, politici e figure economiche.
Tutti con la possibilità di cooperare per contrastare il cambiamento climatico in atto.
“Viviamo in un momento cruciale della storia dell’umanità.
La presa di coscienza delle popolazioni, dei governi, le energie rinnovabili e la scelta di consumi più moderati, rappresentano l’unica possibilità di invertire una marcia che ci porta verso tempi ostili.
Occorrono al più presto misure senza precedenti”.
Queste le parole di Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana.
Questa seconda sala ospita pareti interattive alte 3 metri, pareti di infografiche e illustrazioni.
Mostrando come le scelte politiche, economiche e culturali abbiano influenzato l’ambiente circostante.
Innescando di conseguenza il cambiamento climatico.
L’invito ad agire
La conclusione è semplice, il futuro è nelle nostre mani.
Ognuno di noi può compiere scelte utili e gesti appropriati per contrastare il cambiamento climatico.
Sembra banale, ma nel nostro piccolo possiamo fare molto.
Nelle pratiche quotidiane, come: alimentazione, rifiuti, consumi energetici, trasporti, ecc.
Una piccola modifica ai nostri comportamenti potrebbe dare un enorme beneficio al nostro pianeta.
La mostra si conclude dunque con una call to action: “Cambiamo il nostro futuro”.
Suggerimenti e consigli utili che possano ispirarci nella vita di tutti i giorni.
La nostra epoca è chiamata antropocene. Ovvero dove all’essere umano e alla sua attività, sono attribuite le cause principali delle modifiche territoriali, strutturali e climatiche.
Adesso siamo giunti ad una svolta epocale, abbiamo la possibilità di posticipare o anticipare la nostra estinzione.
Non credete sia l’ora di far qualcosa a riguardo?
“Capire il cambiamento climatico” sarà in mostra al Museo di Storia Naturale di Milano, fino al 26 Maggio 2019.
Fatevi influenzare positivamente.
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