Caso Genovese
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Caso Genovese, le ultime dichiarazioni dell’ex ragazza

Caso Genovese: l’ex fidanzata, accusata di concorso in violenza sessuale, ammette di aver sempre assecondato le abitudini dell’imprenditore

Caso Alberto Genovese: l’ex ragazza dell’imprenditore con un patrimonio di centinaia di milioni di euro, fondatore di Facile.it, è stata accusata di concorso in violenza sessuale. Le accuse arrivano da una ragazza di 23 anni che sostiene di essere stata abusata dalla coppia durante un festino a Ibiza.

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Caso Genovese: l’accaduto

Alberto Genovese, ricco imprenditore e fondatore di Facile.it, era solito organizzare feste e party in centro a Milano, nella sua casa ribattezzata Terrazzo Sentimento. A queste feste, partecipano molte ragazze. La notte tra del 10 ottobre 2020 (in pieno periodo Covid), Genovese ha drogato, stuprato e ripreso con una telecamere una ragazza di 18 anni.

Questo episodio è andato avanti per ore e ore finché la ragazza non è riuscita a scappare e ha denunciato l’uomo. Nel corso della festa la polizia riceve più chiamate da parte degli inquilini per rumori, schiamazzi e la musica ad alto volume che arriva dal superattico al sesto piano. Tra questi, a chiamare c’è Roberto Bolle, l’étoile della Scala che abita al quinto piano dello stabile in Piazza Santa Maria Beltrade con vista Duomo.

Poco dopo, anche un’altra ragazza ha trovato il coraggio di denunciare l’imprenditore, affermando di essere stata drogata e stuprata in una delle sue case a Ibiza nel luglio di quest’anno. Genovese, infatti, ha invitato la ragazza nell’isola della perdizione spagnola e lì ha partecipato a molte feste dove la droga circolava gratuitamente e in grandi quantità. La ragazza afferma di essere entrata nella stanza dell’uomo e di aver assunto della droga. La ragazza ha subito notato le gambe piene di lividi, i vestiti strappati e i polsi indolenziti. Ha capito di essere stata vittima di stupro solo dopo aver sentito le accuse mosse a Genovese questo ottobre.

Cos’è successo ad Ibiza

Oltre la denuncia della diciottenne si è aggiunta quella di una ragazza ventitreenne che ha partecipato ad una festa ad Ibiza. Proprio in questa festa, a Villa Lolita, sarebbe avvenuto lo stupro in cui ha partecipato l’ex fidanzata Sarah Borruso. Così racconta la vittima con alcuni messaggi vocali trasmessi nel programma Non è l’Arena. I messaggi raccontano di una tipica serata alla Genovese, musica e cocaina. Poi il vuoto. La vittima si risveglia il giorno dopo sanguinante e piena di lividi. Fu proprio la ragazza dell’imprenditore a raggiungerla e chiederle scusa. Il risveglio quindi con l’idea di aver subito una violenza.

Caso Genovese: le conferme di Sarah Borruso

Come confermato dall’amico Daniele Leali, la loro era una relazione aperta, fatta di sfizi, ville lussuose e regali. Più volte l’imprenditore avrebbe chiesto alla fidanzata di portare delle amiche a casa per passare delle notti sfrenate. La ragazza era sempre presente alle feste organizzate dal compagno e pare che fosse a conoscenza di tutto. Ecco le dichiarazioni rilasciate dall’ex ragazza di Alberto Genovese, Sarah Borruso, ai pm:

Questi rapporti erano una scelta di Alberto. Li assecondavo ed assecondavo i suoi desideri sessuali. Non c’era complicità prima del fatto. Non c’era un accordo su chi dovesse stare con noi. Io mi trovavo nelle situazioni.

poi prosegue

Non ho mai detto che queste non mi piacevano perché lui aveva una personalità più forte. Io ero disposta ad assecondarlo perché ero innamorata e avevo paura di perderlo

 

Resta ora da capire se, quindi, anche la ragazza fosse collusa con Genovese o se, invece, ne fosse succube.

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Caso Genovese: le accuse all’ex fidanzata

L’accusa di concorso in violenza sessuale arriva da una ragazza di 23 anni che sostiene di essere stata abusata dalla coppia durante un festino a Ibiza. Sarah Borruso si è difesa. Ha ammesso di aver avuto un rapporto a tre con la ragazza e di aver consumato della droga.  Ha, però, spiegato, che questa fosse consenziente.  Proprio per il consumo di droga la ragazza ha accusato malessere. A quel punto la Borruso le avrebbe detto che le dispiaceva per l’accaduto. Frasi che, secondo la vittima, sarebbero state pronunciate invece come richieste di scuse per l’abuso subito.


Abbiamo ricevuto da Facile.it la seguente precisazione:

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