Censura RAI
Attualità,  Spettacolo

Censura RAI VIDEO, ancora polemiche sul caso Fedez

Censura RAI, solo un tilt nella comunicazione o c’è di più?

A quasi 48 ore dall’incendiario intervento di Fedez al Concertone del Primo Maggio, tenutosi sabato a Roma, non accenna a scemare il clima di tensione in rete. Tiene banco il video, pubblicato dal cantante, della telefonata con i vertici RAI, su cui aleggia lo spettro della censura. Nonostante le scuse pubbliche dell’ad Fabrizio Salini, la polemica rischia di spostarsi sulle possibili ingerenze politiche sulla TV pubblica. Sigfrido Ranucci, ospite ieri sera a Che Tempo Che Fa, pone una domanda scomoda: “Chi ha chiesto i testi a Fedez?

Fedez, Draghi e il ddl Zan

Ciò che è successo sabato pomeriggio nella cornice del Concerto del Primo Maggio e, successivamente, a margine dell’evento, è destinato a far discutere ancora a lungo. Il primo sussulto si è registrato con l’intervento di Fedez al Concertone, in cui, dopo un’esortazione a Draghi “Mario” – verso una riforma al settore dello spettacolo, i toni si sono scaldati ulteriormente. Il cantante ha proseguito, infatti, con un acceso monologo sugli ostacoli al ddl Zan e sulle frasi di alcuni esponenti della Lega sull’omosessualità, con tanto di nomi e cognomi. Di per sé, non sarebbe nulla di particolarmente eclatante: non è la prima volta che una celebrità si pronuncia su casi di questo tipo. Non fosse per la premessa con cui Fedez inizia il suo monologo, in cui specifica che il contenuto è passato precedentemente da un’approvazione politica. Il tutto supportato da un video pubblicato poche ore dopo.

 

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Censura RAI? La telefonata e le scuse

La pubblicazione da parte del rapper della telefonata con i vertici della RAI prima di salire sul palco rischia di generare un terremoto all’interno della rete. Il passaggio che, più di ogni altro, è sotto la lente in queste ore è nelle parole di Massimo Cinque, autore RAI:

Io le sto chiedendo soltanto di adeguarsi ad un sistema, che probabilmente lei non riconosce e che però è quello corretto.

Proprio in risposta a questi termini, si è poi pronunciato Fabrizio Salini, ad della RAI:

Di certo in Rai non esiste e non deve esistere nessun “sistema” e se qualcuno, parlando in modo non appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso.

Le parole di Ranucci sulla RAI e lo spettro della censura

Tutto finito, dunque? Il commento di Sigfrido Ranucci, ospite ieri sera Che Tempo Che Fa, fa presagire il contrario. Il giornalista e autore televisivo da un lato elogia la RAI per le scuse pubblicate, attribuendo l’accaduto ad “errori nella gestione”. Dall’altro, non sembra persuaso delle dinamiche che hanno portato alla telefonata e agli eventi successivi. Il tutto, infatti, presuppone, come confermato dalle parole di Fedez, che qualcuno abbia ricevuto il testo del monologo, e che, presa visione del contenuto scomodo, abbia mobilitato le agenzie televisive. Ranucci parla in proposito di:

un fatto grave che bisognerà chiarire nelle sedi opportune.

A rafforzare questa versione è un twit pubblicato da Matteo Salvini il primo Maggio poche ore prima del concerto, in cui il leader della Lega si augura di non vedere comizi “de sinistra” fuori luogo. Un’allusione che sembra aver ben poco di casuale.

Parla anche Pelù: “in RAI troppa politica”

Piero Pelù

Questa mattina, Fedez è tornato a dire la propria dopo il Concertone, asserendo di aver ricevuto già diverse testimonianze di altri artisti ritrovatisi in situazioni simili in passato. Pesano molto le dichiarazioni di Piero Pelù, intervistato dal Corriere, secondo il quale il testo dell’intervento sarebbe stato inizialmente passato ai tecnici RAI per predisporre il gobbo. Il cantante toscano ha poi affermato che a lui stesso sarebbe stato chiesto di non “sparare bombe” troppo grosse in un’occasione così delicata.

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