claudio bisio, l'ultima volta che siamo stati bambini
Cinema,  Spettacolo

Claudio Bisio parla: L’ultima volta che siamo stati bambini

Claudio Bisio ha presentato il suo esordio alla regia, L’ultima volta che siamo stati bambini, all’Anteo Palazzo del Cinema e negli UCI Cinemas di Milano e Roma. Mam-e è andata a incontrarlo.

L’ultima volta che siamo stati bambini: negli UCI Cinemas di Milano e Roma

In occasione della sua uscita, Bisio arriva nelle sale Anteo di Milano. Venerdì 13 ottobre alle ore 15:30, l’attore piemontese è stato presente per la proiezione all’Anteo Palazzo del Cinema, a cui seguirà un incontro moderato da Piera Detassis, Presidente David Donatello e Responsabile Cinema&Entertainment Elle Hearst Italia.

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Il cast alla presentazione del film

A seguire, sabato 14 ottobre alle ore 21:30, Bisio sarà al CityLifeAnteo per introdurre il film al pubblico.

Claudio Bisio sarà, inoltre, presente nelle anche sale dell’UCI Bicocca di Milano, sabato 14 ottobre alle ore 19:30, e all’UCI Luxe Maximo di Roma, domenica 15 ottobre alle ore 17:30.

L’ULTIMA VOLTA CHE SIAMO STATI BAMBINI: DI COSA PARLA?

Ambientato nell’estate del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, L’ultima volta che siamo stati bambini racconta la storia di quattro bambini (Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis, Loranzo Mc Govern), che, nonostante le difficoltà del periodo storico, riescono a mantenere la volontà di scoprire il mondo giocando per strada.

I quattro bambini sono Italo, il figlio di un ricco Federale; Cosimo, il cui padre combatte al confino; Vanda, un’orfana; e Riccardo, il figlio di una famiglia ebrea agiata. Giocando, i quattro simulano innocentemente la guerra che si dipana intorno a loro.

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Claudio Bisio in una scena del film

Il “patto di sputo” a cui arriveranno li renderà inseparabili, al punto che quando, nell’autunno del 1943, Riccardo viene portato in un campo di concentramento insieme agli altri ebrei del ghetto, gli altri tre amici decidono di onorare il patto e liberarlo.

I tre partiranno per una missione il cui fine è convincere i tedeschi a liberare Riccardo, accompagnati da Agnese (Marianna Fontana), la suora dell’orfanotrofio nel quale vive Vanda, e da Vittorio (Federico Cesari), il fratello di Italo.

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Marianna Fontana e Federico Cesari in una scena del film

I cinque personaggi intraprenderanno un viaggio che ripercorrerà l’Italia distrutta dalla guerra, attraverso gli occhi di bambini che ancora vedono tutto con le lenti dell’infanzia e non conoscono il significato della parola “arrendersi“.

L’ultima volta che siamo stati bambini: Claudio Bisio parla del film all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano

Venerdì 13 ottobre, l’attore e ora regista Claudio Bisio è stato presente all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano, per presentare il suo film e per l’incontro successivo, moderato da Piera Detassis, Presidente David Donatello e Responsabile Cinema&Entertainment Elle Hearst Italia.

Scritto durante l’epidemia di Covid-19, L’ultima volta che siamo stati bambini ha avuto un periodo di realizzazione e produzione durato quasi 4 anni e mezzo. A proprosito di questo, Bisio, scherzosamente, rimpiange il suo ruolo da attore, sostenendo sia molto più facile che quello del regista. Ma, in ogni caso, si ritiene più che soddisfatto dalla ben riuscita del film.

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Una scena del film

Si è parlato delle ricerche effettuare sull’epoca in cui è ambientato il film, cioè quella della Seconda Guerra Mondiale, e sulla comunità ebraica, centrale nella narrazione. Fabio Bonifacci, lo sceneggiatore, ha ripreso il libro omonimo di Bartolomei. La sceneggiatura ha seguito un lungo percorso di revisioni ed è stata fatta leggere a storici, come Anna Foa, ma anche dalla comunità ebraica di Roma.

Bisio, comunque, dava più all’importanza della freschezza dei bambini più che alla veridicità delle battute. Alcune scene sono state modificate per renderle più veritiere, come il momento in cui Cosimo scende dalla finestra con la scala e i bambini si danno il 5, cambiato poi in un esultare abbracciandosi. La scena in cui giocano a calcio Cosimo e Italo, invece, il doppio passo che fa uno dei due è rimasto, nonostante sia “stato inventato da Cristiano Ronaldo“.

Ma la ricerca non è stata solo storica, infatti, Claudio Bisio ha cercato di dare un tono giusto al film, che vuole essere sorridente all’interno dello sfondo tragico dell’occupazione nazifascista e dello sterminio degli ebrei.

Tra i riferimenti che il regista a citato ci sono i Goonies e Stand by me, quest’ultimo soprattutto per le scene legate ai treni.

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Una scena dal film

Bisio, inoltre, ha parlato dei bambini protagonisti, interpretati da Alessio Di Domenicantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis e Loranzo Mc Govern. Ha raccontato che non gli hanno fatto seguire lezioni di storia, che quello che sapevano della Seconda Guerra Mondiale arrivava più dai genitori che dalla scuola, dato che “il Novecento non l’abbiamo ancora fatto!“.

Fondamentale per il regista è stato il bootcamp precedente alle riprese, che si è tenuto in un agriturismo in Toscana; durante il quale facevano giochi, leggevano parti del copione. Bisio ricorda il momento in cui ha fatto montare una tenda ai bambini, anche se nel film sarebbe già stata montata dagli addetti ai lavori, e c’è un time-laps che dura ore in cui tentanto di montarla: “Capito, i bambini d’oggi“.

Grande idea dell’aiuto regista è stata quella di non usare comparse, infatti, per fare i tedeschi hanno usato i rievocatori. I quali, per di più, dormivano in tenda, nelle brandine.

Bisio, inoltre, si è preso un momento per leggere al pubblico in sala il messaggio di Liliana Segre, dopo aver visto il film:

Caro Claudio, ho molto apprezzato il tuo fiilm perché hai saputo rendere la freschezza e l’innocenza dei bambini con un tratto talmente sensibile da offuscare la tragedia che c’è sullo sfondo. Un abbraccio, Liliana.”

In chiusura, il regista ha affermato:

Non vedo l’ora che Ignazio La Russa veda un film così.”

Conclusioni, l’esordio alla regia di Claudio Bisio è in sala

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