Musica: Coldplay, una storia di plagi
Musica,  Spettacolo

COLDPLAY: UNA STORIA DI PLAGI

Mancano pochi giorni al primo dei due attesissimi live dei Coldplay a San Siro. Ci avviciniamo alla data X ricordando il lato più ‘oscuro’ della band di Chris Martin: le accuse di plagio

Pace, musica e colori. I Coldplay si presenteranno a Milano il 3 luglio, per il primo concerto di San Siro, all’insegna di queste tre parole. E con una novità: gli inediti live tratti dall’ultimo EP, KaleidoscopeAll I can think about is you, Something just like this, Miracles 2, A L I E N S, Hypnotised. La band di Chris Martin sarà accolta con comune tripudio: i loro concerti sono diventati ormai degli eventi a sé stanti rispetto ai live di altre star del pop e del rock. A renderli tali la carica romantica e l’energia dei loro brani, ormai lontanissimi dalle atmosfere plumbee e malinconiche degli esordi. Attesi come Messia, ma in passato criticati per la banalità delle loro sonorità e accusati più volte di plagio da colleghi (più o meno) illustri.

Coldplay / Joe Satriani

Partiamo dall’ultimo, in ordine cronologico: la controversia legata al brano ‘Viva La Vida’, accusata di essere stata ripresa da un pezzo di uno dei maggiori virtuosi della chitarra elettrica: Joe Satriani. Si trattava del brano ‘If I could Fly’ del 2004. Il chitarrista intentò causa al gruppo inglese, nel 2008 per violazione di copyright, senza tuttavia riuscire a ottenere alcun risarcimento.

Ecco il brano della controversia:

Coldplay / Cat Stevens

Sempre Viva la Vida al centro di una questione di plagi. Questa volta con il padre illustre del folk rock e icona sessantottina Cat Stevens, ora convertitosi all’islamismo e rinominatosi Yussuf Islam. Ecco il video che testimonia il ‘match’ della hit dei Coldplay con il brano ‘Foreigner Suite’:

Lo stesso Stevens ha deciso, dopo l’accusa iniziale, di perdonarli, proprio come saprebbe fare un buon padrino e senza perdere l’ironia.

“Hanno copiato la mia canzone ma non credo che ne avessero l’intenzione. Persino io ho copiato me stesso senza neppure accorgermene. Ho buttato giù quella che pensavo fosse una buona melodia per poi accorgermi di averla già scritta in precedenza”. 

La somiglianza è probabilmente dovuta alla struttura in progressione del pezzo, i Coldplay sono quasi certamente ‘innocenti’.

Coldplay / Creaky Boards

Creaky Boards. Chi sono costoro? Una band semi newyorkese sconosciuta che ha avuto il suo momento di celebrità attaccandosi a un presunto plagio subito dai più celebri colleghi inglesi, che avrebbero copiato una parte del loro singolo, Violet Hill, dal pezzo ‘The Songs I Didn’t Write’. Le somiglianze in effetti ci sono tutte, anche se, ovviamente, Chris Martin e soci hanno negato e rispedito al mittente ogni accusa. Anche qui la somiglianza tra i due motivi sembra in effetti remota, ma anche qui è finita in tribunale.


Coldplay / Peter Van Wood

Qualcuno se lo ricorderà di certo: era una presenza fissa della mitica prima versione di Quelli che il calcio di Fabio Fazio, il simpatico Peter Van Wood. Stravagante cantante e astrologo, sempre presente in trasmissione e sempre preso in giro per le sue previsioni errate riguardo ai risultati delle partite. Anche Van Wood ha accusato i Coldplay di aver copiato un suo brano scritto negli anni ottanta, Caviar and Champagne, a cui la band si sarebbe ispirata per comporre uno dei loro maggiori anthemClocks.

Ecco un video di repertorio del Tg2 che testimonierebbe il ‘ratto’:

Certo, è difficile immaginare che i Coldplay abbiamo ascoltato e poi copiato un brano del simpatico artista olandese, rimane però il fatto ce le loro melodie sono in grado di sollecitare evidentemente immediati paragoni. D’altra parte è stato lo stesso leader della band, in occasione dell’uscita dell’album “X&Y” ad ammettere con onestà, nel corso di un’intervista a Rolling Stone:

“Siamo bravi, ma non credo che possiamo definirci anche originali. A mio parere, siamo incredibilmente bravi nei plagi”.

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