Musica

CONCERTI ANNULLATI, LA PAURA È TANTA

Purtroppo la strategia del terrore e della tensione, dopo i cruenti fatti parigini, ha già sortito i risultati sperati: molte band hanno annullato, in teoria posticipando, le date dei loro live. Comprensibile e condividibile la scelta del gruppo inglese Coldplay, che in solidarietà alle vittime della strage perpetrata venerdì sera a Parigi, hanno cancellato il live che avrebbero dovuto tenere a San Francisco sabato sera. Anche quella degli U2, che si sarebbero dovuti esibire anche loro il sabato dopo il venerdì di sangue, proprio a Parigi.

I Foo Fighters hanno cancellato il concerto a Torino previsto per sabato, e addirittura le rimanenti tappe del tour europeo. Dopo aver regalato una serata di strepitoso rock’n’roll ai fan accorsi a Bologna, venerdì 13,  hanno scelto Facebook per rilasciare la seguente dichiarazione: “È con profondo rammarico e sincera preoccupazione per tutti coloro che si trovano a Parigi che siamo costretti ad annunciare la cancellazione del resto del tour. Alla luce di questa violenza senza senso, la chiusura delle frontiere e il lutto internazionale, non possiamo continuare in questo momento. Non c’è altro modo per dirlo. Tutto ciò è pazzesco e fa schifo. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti o che hanno perso una persona cara».

La situazione in cui ci troviamo è quella di allerta massima, e purtroppo le conseguenze incidono sulle nostre abitudini più radicate, e genuine, che diamo per scontate: come quella di ascoltare della musica dal vivo, che poi era  proprio quello che facevano ragazzi e ragazze, uomini e donne al Bataclan venerdì scorso quando è stato dato sfogo al fanatismo più bieco e furioso.

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