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Corte Suprema. Ultimissime USA22: cosa c’è da sapere sulla nomina di Barrett

Ultimissime USA: Trump nomina Coney Barrett nuovo membro della Corte Suprema – le contestazioni dei Democratici

La nomina di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema.

Con la morte di Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema degli USA e pioniera nella battaglia a favore dell’uguaglianza di genere, avvenuta lo scorso 18 settembre, Donald Trump non ha per niente voluto lasciare il posto vacante all’interno della Corte.

Costituzionalmente, la volontà di Trump di nominare un successore per la Ginsburg prima delle elezioni è del tutto legale.

Però questo ha scatenato non poche polemiche, perché il presidente avrebbe potuto approfittarne in termini di opportunismo politico. Infatti, egli avrebbe certamente spinto ancora più verso destra la Corte Suprema, che è il più alto organo giudiziario degli Stati Uniti. Su 9 totali, ben 6 membri sono del partito repubblicano, di cui 3 scelti personalmente da Trump.

E così è avvenuto.

Trump ha definito un obbligo morale la nomina del nuovo membro per la Corte, e in questo è anche stato incitato dai sostenitori nei comizi con la frase “Fill the seat” (“riempi quel posto“) urlata a gran voce.

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Donald Trump ad un comizio.

La nomina di Coney Barrett alla Corte Suprema

Il 26 settembre è avvenuta la nomina. Donald Trump ha scelto come nuovo membro della Corte Suprema Amy Coney Barrett, giudice federale ed ex assistente del giudice alla Corte.

Il presidente Trump ha affermato in riferimento alla Barrett: «È una donna di grandissimo successo, con un’intelligenza straordinaria e una solida fedeltà alla Costituzione. Difenderà l’inviolabile principio della giustizia uguale per tutti».

Chi è Amy Coney Barrett

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Amy Coney Barrett.

Cattolica e madre di 7 figli all’età di 48 anni, Amy Coney Barrett è il secondo giudice più giovane della Consulta americana nella storia.

È particolarmente amata dalla base più conservatrice di Trump per le sue idee fortemente anti-abortiste. Infatti, la Barrett ha criticato pubblicamente la sentenza Roe contro Wade del 1973, che ha permesso di legalizzare l’aborto negli Stati Uniti.

D’altronde un punto fondamentale nella campagna elettorale di Trump del 2016 era la promessa di nominare giudici conservatori e anti-abortisti, di modo che la sua base sostenitrice più militante lo sostenesse.

La decisione di Trump ha scatenato immediatamente forti critiche da parte dei Democratici, che hanno ritenuto offensivo nominare Coney Barrett come sostituta della Ginsburg, la quale si è battuta più e più volte nel corso dei decenni per la legalizzazione dell’aborto come scelta libera.

Ancora negli ultimi anni, in anziana età, Ruth Bader Ginsburg si è pronunciata contro le leggi e le restrizioni sull’aborto.

Al contrario, invece, la giudice Barrett si è più volte dichiarata a favore del diritto sulla vita di tutti i bambini nel grembo materno. Per lei, infatti, la vita umana assume un valore inestimabile dal concepimento alla morte naturale. La vita umana, secondo la Barrett, avrebbe proprio inizio dal concepimento.

L’insieme di queste controversie ha portato ad uno scontro ferocissimo tra i Democratici, indispettiti da questa nomina, e Donald Trump, che ancora una volta ha scatenato varie contestazioni facendo molto parlare di sé.

Strategia?

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Editor: Susanna Bosio

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