david bowie
Spettacolo

DAVID BOWIE, PRINCE E BILL CUNNINGHAM

Prince, Bill Cunningham e David Bowie

David Bowie, Prince e Bill Cunningham ci hanno lasciato in questo infausto 2016: senza di loro lo stile contemporaneo sarebbe lo stesso?

David Bowie e la sua immagine, il suo trucco all’avanguardia e oltre ogni genere, o gender come si usa dire adesso, hanno influenzato, oltre che milioni di persone, profondamente il mondo della moda, basti pensare allo stile caleidoscopico dei fashion show di Alessandro Michele, animo creativo di Gucci.

E  l’audacia ai limiti del bondage degli abiti cuciti come seconda pelle di Prince, quanti hanno ispirato nel mondo della musica e della moda?

E il grande Bill Cunningham che ha contribuito in maniera preponderante a dare una spinta alla street photography?

Tre icone che ci piace ricordare per come hanno influenzato la cultura contemporanea, quella che ci influenza tutti i giorni. Due artisti che hanno legato indissolubilmente la loro immagine, nel caso di David Bowie camaleontica in maniera sempre sorprendente e nuova, alla loro musica e hanno fatto centro, perché hanno scritto pagine di musica, e di costume, indimenticabili.  E Bill Cunningham: mai fotografo fu più curioso e devoto allo stile della strada, quello che si impara sul campo sapendo osservare ciò che ci accade accanto e ci circonda, spesso nel posto giusto e nel momento giusto.

Tutti e tre hanno contribuito a rendere la moda, il suo linguaggio e il suo bagaglio culturale, decisamente più ricco e poliedrico. E c’è un filo rosso che li collega: l’incredibilmente fertile contesto in cui sono cresciuti e si sono formati, quello degli anni Settanta e Ottanta, epoche e stili che designer come Alessandro Michele e Marc Jacobs stanno ancora ampiamente revisitando e proponendo.

Cunningham cominciò a pubblicare le sue foto dallo stile street sul Times nel 1978, una collaborazione che presto divenne una seguitissima rubrica fissa.

Il primo album di Prince, “For You”, fu pubblicato proprio nello stesso anno e David Bowie, l’unico ai tempi già conosciuto, era all’ora all’apice del suo periodo berlinese, giocando col gender e comparendo per la prima volta al Saturday Night Live Show indossando una gonna, una gonna da hostess, e collaborando con figure downtown decisamente alternative come Klaus Nomi e  Joey Arias.

 

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