Dizionario Arte

Davis, Stuart

Pittore americano. Crebbe in un contesto artistico: suo padre era il direttore artistico del Philadelphia Press, il giornale per cui lavoravano Glackens, Luks, Shinn e Sloan -i quattro artisti che formarono il nucleo di The Eight -e sua madre, Helen Stuart Foulke, era scultrice. Dal 1910 al 1913 studiò con Robert Henri a New York e nel 1913 fu uno dei più giovani espositori dell’ Armory Show, che ebbe su di lui un effetto sconvolgente. In seguito iniziò a sperimentare una quantità di stili diversi e negli anni Venti raggiunse una sofisticata maniera *cubista, ma solo in seguito a un soggiorno parigino di un anno, nel 1928-29, prese possesso di uno stile personale. Prendeva spunti dalla vita quotidiana americana del tempo e li riutilizzava trasformandoli in uno stile cartellonistico, con precisi contorni e colori acutamente contrastanti (Casa e strada, 1931, Whitney Museum, New York). In questo modo divenne il primo grande artista americano a usare i soggetti della pittura di genere americana -straordinariamente popolare all’epoca -in termini d’avanguardia. Fu in tal senso sia americano che moderno -una rara combinazione che gli valse grande ammirazione. Più tardi il suo lavoro divenne più puramente astratto, sebbene spesso introducesse nei suoi quadri lettere dell’alfabeto o brani di testi pubblicitari (Oh! A San Pao, 1951, Whitney Museum). Il gusto e il dinamismo di queste opere richiamano il suo interesse per il jazz.
Davis è generalmente considerato come il più grande pittore americano che abbia raggiunto la maturità tra le due guerre, e il più grande che abbia adottato il linguaggio cubista. Fece di questo un uso acuto e originale e creò un stile distintamente americano; per quanto astratto il suo lavoro fosse diventato dichiarò sempre che ogni immagine da lui usata nasceva dall’osservazione della realtà: “Dipingo ciò che vedo in America, in altre parole dipingo la scena americana”. Fu un aperto difensore dell’arte moderna, ebbe una grande influenza su molti artisti più giovani, inclusi i suoi amici Gorky e De Kooning, e fu un precursore della pop art, formando un importante legame tra i primi artisti d’avanguardia della generazione dell’Armory Show e la trionfante scena americana degli anni del dopoguerra. Nascita: Philadephia 1894; Morte: New York 1964

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