Arte,  Milano

DAYDO MORIYAMA A MILANO

Nato a Ikeda nella prefettura di Osaka, Hiromichi (Daydo) Moriyama è conosciuto soprattutto per i suoi scatti sgranati e sovraesposti in bianco e nero. Quelli che raccontano del suo mondo interiore, delle emozioni e dei suoi sentimenti, che riflettono il suo carattere solitario. Immagini graffianti prodotte alle fine degli anni Sessanta, alcune realizzate quando fuori imperavano le proteste studentesche, e poi pubblicate nel 1969 sulla rivista Provoke. Come il racconto di una notte fra amanti consumata in una stanza d’albergo che porta il titolo di “Eros”.

Affermatosi prima in Giappone e poi a livello internazionale per il suo sguardo rivoluzionario sul mondo nipponico, ha sempre usato la macchina fotografica in maniera non convenzionale, quasi anarchica. Anche negli scatti a colori, quelli meno conosciuti, esposti dal prossimo 8 novembre nella Galleria Carla Sozzani. Istantanee realizzate tra la fine degli anni Settanta e i primi Ottanta, diverse dai bianchi e neri. Come racconta nella video intervista all’inizio della mostra in cui il colore come dice lo stesso Moriyama «descrive ciò che incontro senza filtri e mi piace registralo per come si presenta i miei occhi (…). È gentile, riguardoso, come io mi pongo nei confronti del mondo»

Nonostante la strada, con i vicoli bui e stretti, sia stato sempre il teatro prediletto del suo lavoro, al suo occhi non sfugge nulla: locali, night club, auto americane di grossa cilindrata e i nudi femminili. Quelli a colori dalle tonalità pop e pieni di sensualità.

 

Daido Moriyama in Color

Dall’8 novembre 2015 al 10 gennaio 2016

Galleria Carla Sozzani

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