Decreto MEF
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Decreto MEF: proroga cartelle esattoriali e stop licenziamenti

Nuovo Decreto MEF, in arrivo la proroga alle cartelle esattoriali e allo stop licenziamenti

È in arrivo un nuovo Decreto Legge dal MEF da tre miliardi di Euro. Il Consiglio dei Ministri si riunirà martedì 29 Giugno per deliberare sulle proroghe alle cartelle esattoriali e al blocco dei licenziamenti, in scadenza a fine mese. Mario Draghi punta a trovare una sintesi fra i pareri contrastanti dei partiti. La pace fiscale dovrebbe essere estesa fino al 31 Agosto. Più complessa la questione dello stop ai licenziamenti, sulla cui proroga il premier ha dovuto fare i conti sullo stallo dei partiti e sul No di Confindustria. Alla fine, dovrebbe prevalere la via della proroga selettiva.

Cartelle esattoriali

Decreto MEF, in arrivo nuove norme

Si attende nella giornata di martedì 29 Giugno il prossimo Consiglio dei Ministri, che avrà il fine di porre le basi per il prossimo Decreto Legge. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrà a disposizione circa tre miliardi, un tesoretto derivato dalla revoca anzitempo dei contributi a pioggia previsti dal Governo Conte. Una cifra che sarà utilizzata per risolvere due dei nodi più intricati che Mario Draghi si trova al momento a fronteggiare. Il primo è quello relativo alle cartelle esattoriali, le quali sono sospese fino al 30 Giugno in virtù del Decreto Sostegni bis di Marzo. L’altro è quello dello stop ai licenziamenti, anch’esso esteso dal suddetto decreto fino a fine mese.

Stop licenziamenti

Le nuove scadenze

In entrambi i casi, se tutto martedì dovesse filare per il verso giusto, dovrebbero arrivare nuove proroghe. Relativamente piana la strada per l’ulteriore rinvio delle cartelle esattoriali, che dovrebbero slittare fino al 31 Agosto.

Da Settembre in poi, le riscossioni dell’Agenzia delle Entrate riprenderanno in maniera scaglionata. Più intricato il discorso per il blocco dei licenziamenti, su cui la volontà di Draghi e di partiti quali LeU, PD e M5S di una proroga generalizzata si è, negli scorsi giorni, scontrata con l’opposizione di Confindustria. Il premier spera di riuscire a mediare con l’opzione del rinvio selettivo, che coinvolga solamente i settori più in crisi (turismo, moda, tessile). Le grandi aziende dovrebbero poter tornare a licenziare dal primo Luglio, beneficiando quindi della scadenza naturale del blocco. Le Pmi dovranno invece attendere fino ad Ognissanti, il primo Novembre.

 

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