Domeniche gratis al museo verranno abolite
Qualche giorno fa il ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli ha annunciato che le “Domeniche Gratis al Museo” verranno eliminate dopo l’estate scatenando una serie di polemiche e di dibattiti. Vediamo di fare il punto della situazione.
Le Domeniche Gratis al Museo spariranno dopo l’estate, lo ha annunciato il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli,
nel corso della sua vista alla Biblioteca Nazionale di Napoli: “Dopo l’estate elimineremo le prime domeniche del mese gratuite nei musei. Le domeniche gratis andavano bene come lancio pubblicitario, ma se continuiamo così, a mio avviso andiamo in una direzione che non piace a nessuno. Per l’estate non cambia nulla, ma poi le cose cambieranno”.
Non è un taglio definitivo, infatti la gestione del progetto Domeniche gratis, nella sua visione, passerà ai singoli musei: “Ho ascoltato i direttori, registrando un’opinione unanime sulla necessità di superarle. Per questo motivo ci stiamo orientando nella decisione di abolirle. Lascerò loro maggiore libertà, se vogliono mettere una domenica gratuita non c’è niente di male, ma quando obbligo a farla non va bene”.
A difesa del ministro
La proposta ha scatenato moltissime polemiche e molti hanno attaccato il progetto di abolizione difendendo l’apertura gratuita delle strutture museali e dei siti storici.
Ma qualcuno si è schierato a difesa del ministro. Un esempio i parlamentari M5s delle commissioni Cultura di Camera e Senato: “Il superamento dell’iniziativa, annunciato dal ministro Bonisoli già in sede di audizione in commissione, significa farsi carico delle criticità e individuare soluzioni più efficaci e razionali concordate insieme ai direttori delle strutture. Il metodo dell’ascolto e della partecipazione viene confermato, dunque strumentali e sterili appaiono le polemiche seguite all’annuncio”.
Sicuramente l’apertura dei musei gratuitamente è stata un’iniziativa con dei vantaggi, ma non solo. Ha portato masse che si riversano sui luoghi della cultura e di conseguenza caos, calche e disagi. Infatti visitare un museo in situazioni di confusione è un’esperienza che crea più danni che benefici.
Un’altra motivazione a favore dell’abolizione riguarda la condizione di stress cui sono sottoposti a lavorare le guide turistiche e operatori museali. Ma non sono gli unici soggetti a rischio, poiché lo stesso patrimonio soffre il grande affollamento. Con un pubblico che aumenta in maniera considerevole il patrimonio custodito nelle sale è esposto a rischi ben maggiori.
Mam-e crede che le critiche sterili non servono a nessuno, ma che solo ascoltando le proposte per la valorizzazione del patrimonio artistico italiano che verranno sviluppate con i direttori dei maggiori poli museali italiani, come ha in progetto di fare il ministro Bonisoli possa portare a iniziative valide.
NEWSLETTER
Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.
Gap: Voce del dizionario della moda MAM-E
