Elisabetta e Filippo – 71 anni dopo

La regina del Regno Unito e il suo principe consorte si sono sposati il 20 novembre 1947. La loro vita insieme è uno dei temi principali della serie tv The Crown.

20 novembre 1947

Sono passati ormai ben 71 anni da quel 20 novembre 1947, giorno in cui Elisabetta e Filippo – lei principessa del Regno Unito, lui un tenente di origini greche e tedesche – convolarono a nozze nella maestosa Westminster Abbey di Londra. Il matrimonio fu perfino trasmesso in televisione, cosa inusuale per la famiglia reale britannica.

Ma com’è iniziata la storia della regina e del suo principe consorte? Facciamo un passo indietro, fino al momento in cui i due si conobbero. Era il 1939 e il re Giorgio VI e la sua regina consorte visitarono il Royal Naval College, nel Dartmouth. Al giovane Filippo, figlio del principe Andrew di Grecia e Danimarca e della principessa Alice di Battenberg, fu quindi chiesto di scortare le due figlie del re, Elisabetta e Margaret. Attraverso i discendenti della regina Vittoria, infatti, le principesse e Filippo sono imparentati.

Per Elisabetta, quell’incontro fu fatale: si innamorò subito del bel Filippo. Tra i due ebbe dunque inizio uno scambio di lettere, finché, nell’estate del 1946, il tenente chiese a re Giorgio la mano della figlia maggiore. E, una volta diventato il genero del sovrano, Filippo ricevette i titoli di Duca di Edimburgo, Conte di Merioneth e Barone di Greenwich.

Uno straniero alla corte inglese

Dal matrimonio tra Elisabetta e Filippo sono nati quattro figli: Carlo, Anna, Andrew e Edward. Una famiglia quasi normale, finché, durante un viaggio della coppia reale in Kenya, il sovrano muore. Era il 6 febbraio 1952 ed Elisabetta ereditò la corona e il trono del padre, diventando la nuova sovrana del Regno Unito.

Essere il marito della regina non fu un compito facile per Filippo. L’esclusiva corte inglese, infatti, ebbe per molto tempo la tendenza a considerarlo uno straniero, perfino una spia quasi. Tra gli altri, anche Winston Churchill dimostrò di provare antipatia verso il consorte della sovrana, considerandolo un rivale a tutti gli effetti.

Ma i problemi non si limitarono a questo: la casa reale decise che Filippo non avrebbe trasmesso il proprio cognome ai suoi figli, trattandosi di un cognome tedesco (Mountbatten). La famiglia reale, quindi, sarebbe rimasta nota come House of Windsor. Si può immaginare la frustrazione di Filippo, che affermò: “Non sono niente se non un maledetto ameba. Sono l’unico uomo nel paese che non può trasmettere il cognome ai propri figli”.

Nell’ombra della moglie

Nella serie tv The Crown viene posta grande attenzione al rapporto tra Elisabetta e Filippo. E quello che si vede è un uomo costretto a vivere nell’ombra della moglie. E lei, dal canto suo, incapace di porre rimedio a questa condizione, non potendo certo astenersi dai doveri reali a cui è stata chiamata. Una situazione che pochi accetterebbero, ma che Filippo ha dovuto imparare a gestire. O meglio: che entrambi hanno dovuto imparare a gestire. Liti, tradimenti, dubbi: tutto questo ha fatto parte del matrimonio tra la regina e il principe.

Eppure, 71 anni dopo, Elisabetta e Filippo sono ancora insieme. I più malevoli potrebbero dire che si tratta di inerzia, di un matrimonio in vecchio stile che non contempla nemmeno l’ipotesi di un fallimento. C’è chi parla anche di convenienza: dopotutto, sposare una regina ha i suoi vantaggi.

Si possono, dunque, fare molte supposizioni su un rapporto che, nonostante sia stato vissuto sotto i riflettori di tutto il mondo, è riuscito comunque a proteggere la propria intimità e la propria privacy. Ma, proprio per questo, è difficile indovinare quali sentimenti abbiano accompagnato la sovrana e suo marito in tutti questi anni. Forse dobbiamo citare la stessa Elisabetta, che ha detto: “Quando la vita sembra dura, i coraggiosi non si abbattono e non accettano la sconfitta. Piuttosto, i coraggiosi sono i più determinati a impegnarsi per un futuro migliore.” Che abbia applicato questo principio al suo matrimonio? Se è arrivata festeggiare il 71° anniversario, forse è così.

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