Design,  Architettura

Farouzanafar eleva il “retrofuturismo” in Iran

L’architetto Farouzanafar progetta in immagini il “Retrofuturismo” nelle città dell’ Iran.

L’architetto iraniano Mohammad Hassan Farouzanafar, in un progetto intitolato “Retrofuturismo”, simula una nuova estetica dei monumenti della sua terra, l’Iran, in un ammaliante chiave verticalistica.

Infatti attraverso un sapiente uso della computer grafica, Farouzanafar ci mostra come alcuni celebri monumenti apparirebbero, addizionando piani e incrementando altezze.

Farouzanafar agha bozorg mosque
Farouzanafar agha bozorg mosque

L’architettura iraniana tra tradizione e retrofuturismo.

In Iran la maggior parte delle costruzioni mantengono delle altezze piuttosto limitate, poichè non ricorrono a travi e colonne, preferendo strutture ad archi.

Tuttavia l’immaginazione del giovane architetto esplora la possibilità dell’elevazione materiale, mutando in torri e grattacieli, alcuni luoghi di riferimento, nella linea orizzontale della città.

Farouzanafar el goli garden
Farouzanafar el goli garden

Il risultato sono alte torri immaginarie contrassegnate dallo stile iraniano.

In pratica sono edifici tradizionali di altezza media, sottoposti ad una singolare componente lievitatrice, che ne svela una versione sognante e rivoluzionaria.

Senz’altro la riuscita del progetto ha come componente fondamentale la scelta di costruzioni famose e riconoscibili dal grande pubblico, di cui simula mutazione e moltiplicazione.

Dunque anche la comparazione con l’originale stupisce, affascina e dona una piccola vertigine .

La bellezza celata nelle alte architetture di Farouzanafar.

L’assemblaggio di torri immaginarie, su fondali paesaggistici dalle tenui tonalità pastello, rievocano ambientazioni oniriche e vagamente nostalgiche.

Sono ambientazioni di una bellezza delicata e stratificata, che esistono solo in una dimensione della nostra immaginazione. Forse la stessa dimensione in cui si addensano eterei i ricordi delle favole.

Inoltre si ravvisa chiaramente il rimando alle scenografie simmetriche, dal marcato accento retrò, del regista texano Wes Anderson.  

Quindi il ritmo simmetrico di archi e colonne, l’alternanza di pieni e vuoti tipica delle architetture tradizionali, sono concessi in una nuova declinazione. Ciò non toglie che la novità dia l’impressione di essere già stata investita da una qualche forma di passaggio del tempo. Retrofuturista appunto.

Farouzanafar chehel sotoun palace
Farouzanafar chehel sotoun palace

Il fatto che oggi, possiamo finalmente ammirarle nelle simulazioni di “Retrofuturismo” di Farouzanafar, ci svela quanto ricco sia lo scenario creativo. Quando immaginazione, ispirazione e supporti tecnici, diversamente disposti e dosati, generano riscritture visionarie uniche.  

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