Fashion Pact. tra i firmatari anche Stella McCartney
Moda

FASHION PACT: MACRON E KERING SALVANO IL PIANETA

G7: si schierano Macron e gruppo Kering. A Biarritz 32 aziende firmano il Fashion Pact

Senso del dovere. Forse è questo che ha spinto Monsieur le President e gruppo Kering a creare una tavola rotonda, al G7 di Biarritz, per tentare un ultimo e difficile salvataggio per il pianeta. Fashion Pact, questo è il “patto della moda” firmato da 32 aziende ma snobbato da LVMH.

Molti gli italiani a siglare l’accordo. Tra questi, Salvatore Ferragamo, Prada, Armani e Ermenegildo Zegna.

Il patto firmatario giunge proprio in un momento di criticità per la Terra.

Non bastavano, infatti, lo scioglimento dei ghiacciai e gli incendi nella foresta siberiana, in questi giorni brucia, ardentemente, il polmone vitale del nostro pianeta: l’Amazzonia.

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I focolai, migliaia, si estendono su una superficie grande 19 volte l’intero territorio italiano. Il 20% dell’ossigeno che la natura ci ha generosamente donato, rischia di andare in fumo.

La mano umana, assieme al surriscaldamento globale, cancella persino l’habitat di molte specie animali e i villaggi autoctoni che venivano protetti dalle folte vegetazioni.

Le colpe si rimbalzano. Bolsonaro accusa le ONG e invia un esercito per contrastare il dramma e la piaga dei piromani. Ma i grandi del pianeta gli voltono le spalle accusandolo di essere lui stesso il principale colpevole di questa tragedia.

E al G7 di Biarritz si parla anche di possibili ripercussioni ai danni dell’economia brasiliana e intanto, solo nelle ultime settimane, 20 mila ettari di Amazzonia sono andati in fumo.

Moda e sostenibilità. Macron e Kering in prima linea

Fashion Pact: è questa la rivoluzione dei grandi della moda. Un patto che 32 aziende nazionali ed internazionali hanno siglato per impegnarsi a salvaguardare la salute del pianeta.

I punti focali del patto si concentrano sul rispristino della biodiversità, inibire il surriscaldamento globale e proteggere gli oceani, altra fonte di ossigeno.

I suoi obbiettivi trovano concreta realizzazione sull’iniziativa Science-Based Target che si propone, tra i diversi scopi, di azzerare le emissioni del gas serra entro il 2050 al fine di mantenere, il riscaldamento globale, sotto l’1,5° entro il 2100.

François-Henri Pinault, numero uno di Kering, su invito di Emmanuel Macron riunisce i big della moda. Un’alleanza siglata con gran fragore ma che non include un altro colosso del fashion biz: LVMH.

Tra le aziende firmatarie: Adidas; Burberry; Bestseller; Gruppo Capri (Michael Kors, Versace e Jimmy Choo); Chanel; Ermenegildo Zegna; Carrefoyr, Everybody & Everyone; Fashion3; Fung Group; Galeries Lafayette, Gap; Giorgio Armani; H&M Group; Hermès; Inditex; Karl Lagerfeld; Kering; La Redoute; Matechsfashion.com; Moncler; Nike; Nordstrom; Prada Group; Ralph Lauren; PVH (Calvin Klein e Tommy Hilfiger); Ruyi; Salvatore Ferragamo; Selfridges Group; Stella McCartney; Tapestry.

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