Milano

FEDERICO GARIBALDI: IL BLU DIPINTO DI BLUES

 

 

All’Unicredit Pavillon arriva Federico Garibaldi. Artista ligure, nato a Chiavari, da anni fotografo di moda. Nel suo curriculum può vantare collaborazioni editoriali con Vogue Italia e Vogue Russia, e marchi quali Adidas, Canon e Sony. Personaggio dall’animo curioso, durante gli anni universitari pisani iniziò a indagare le diverse umanità e le tante contraddizioni che popolano la geografia dell’uomo. Storie appassionanti che lo invogliarono spesso a rappresentare tutto questo. Dagli anni 2000 con la fotografia.

Agli scatti di moda alterna reportage in stile neoclassico in bianco e nero a immagini astratte. A Milano arriva con BlueShores, una mostra che già nel titolo trova significato: il blu del mare si accosta alla traduzione anglosassone del termine blue, dunque, alla tristezza, alla malinconia e all’amarezza. Un trionfo dell’ambiguità, dove le immagini non sono nient’altro che una riflessione sulla contemporaneità.

I protagonisti della scena si muovono nell’ambiente talvolta con distacco altre volte totalmente immersi. Ne emerge uno straniamento di tipo surrealista. Sono «riflessioni creative» come le definisce Pasquale Barbella nel testo di accompagnamento all’esposizione, in cui le spiagge mediterranee assumono polivalenze semantiche, in cui si concentrano tutti i cliché geografici e culturali. L’estate è mare, sono gli ombrelloni colorati sulle spiagge, è l’abbronzatura da esibire a fine vacanza. È allo stesso tempo rifugio dalla città e dagli stress quotidiani, e anche speranza di un cambiamento benefico imminente.

Federico Garibaldi, infatti, ci sventola un blu dipinto di blue. I colori nei suoi scatti si spengono, desaturati. Le forme non hanno condoni definiti. Il sole sembra essere sparito e le sdraio abbandonate. L’estate nei suoi scatti scorre veloce. Non si intuisce se sia già finita, la risposta spetta allo spettatore. Anche se sembra ci sia poco da esultare. Il ferragosto tanto atteso non è nient’altro che la domenica leopardiana. Non porterà alla gioia tanto sperata, ma alla tristezza e alla noia. Finirà inevitabilmente a far ricordare gli impegni che verranno una volta chiusi gli ombrelloni. Quelli che si apriranno solo nell’anno che verrà.

 

Federico Garibaldi: blueShores
Dal 21 aprile al 15 maggio
Unicredit Pavillon, Milano

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