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Festival: Nord-Est protagonista

Due gli appuntamenti di rilievo ai nastri di partenza: il Mittelfest di Cividale del Friuli, con Isabelle Huppert e il nuovo lavoro di Danio Manfredini, e la Biennale Teatro, ancora nel segno di Goldoni. Da non perdere i consueti suggerimenti gastronomici per il dopo-teatro
Sabato 14 inizia il Mittelfest, la rassegna diretta da Moni Ovadia che per oltre una settimana riempie Cividale del Friuli di eventi teatrali e musicali, particolarmente incentrati sulla cultura mitteleuropea e le sue infinite ramificazioni. A far da filo conduttore sono quest’anno i diritti umani: e sabato, anniversario della presa della Bastiglia, c’è infatti uno spettacolo-riflessione sulla rivoluzione firmato da Roberto Andò e affidato a Isabelle Huppert: il titolo è, appunto, Natura morta per i diritti umani.

Sempre sabato debutta in prima nazionale il nuovo lavoro di Danio Manfredini, Il sacro segno dei mostri, sul disagio psichico. Domenica è di scena il Teatro i di Milano con un testo della giovane Letizia Russo, Dare al buio, regia di Renzo Martinelli. Lunedì 16, in una cava, si svolge una kermesse sul tema dei diritti, con un’azione teatrale curata da Renata Molinari, interventi di Paolo Rossi, Antonio Cornacchione, Staino, Altan e altri, testimonianze come quelle di Gino Strada e Vaclav Havel.
Cividale è una splendida cittadina, ricca anche di attrattive gastronomiche, fra le quali in prima fila il Montasio, uno dei più nobili formaggi italiani: con esso, ma anche con altri formaggi di latteria, si prepara un’autentica delizia locale, il frico, che consiste in sottili scaglie di formaggio sciolte in padella e poi di nuovo solidificate (frico croccante) o mescolate con patate e cipolle in una sorta di frittata (frico morbido). Entrambi, volendo, possono essere mangiati con la polenta.

Domenica 15 si conclude a Castiglioncello l’intenso calendario del festival Inequilibrio, laboratorio di novità e di esperienze in divenire: fra le ultime proposte, Fuoco nero, un testo visionario di Antonio Moresco allestito e recitato da Maurizio Lupinelli (13-14), Assedio del Teatro Kismet, un percorso nell’Iliade incentrato sul personaggio di Achille, scritto e diretto da Mariano Dammacco (14-15) e Nnord, singolare ricognizione di Roberto Latini nell’universo antropologico e sociale settentrionale (14-15).

Mercoledì 18 apre invece il Festival del Teatro della Biennale di Venezia, ancora dedicato a Goldoni, ma visto stavolta alla luce delle riscritture e delle nuove interpretazioni che i suoi testi suggeriscono: il programma messo a punto da Maurizio Scaparro si inaugura con La guerra in chiave brechtiana del Teatro Katona di Budapest, regia di Gábor Zsámbéki, seguita da una Vedova scaltra adattata e diretta da Lina Wertmüller e da La famiglia dell’antiquario nella messinscena del catalano Lluís Pasqual. Ci sarà poi, giovedì 19, un Servitore di due padroni serbo con un Arlecchino taxista, e Il feudatario riscritto della ventisettenne Letizia Russo, con la regia di Pierpaolo Sepe. Tra gli altri titoli più attesi, Le doglianze degli attori a maschera di Enzo Moscato, che riscopre un’opera goldoniana poco nota, Molière, sulla vita privata del grande commediografo francese (28-29), e i Mémoires nell’irrealizzata sceneggiatura televisiva di Strehler, allestiti a Parigi da Giorgio Ferrara con Jean-Claude Penchenat (il 29).

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Per segnalare luoghi di rinomate – e comprovate – delicatezze gastronomiche, scrivete pure alla redazione di Delteatro.it.

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