FINITE RANTS_ IL NUOVO PROGETTO ONLINE DI FONDAZIONE PRADA
Arte

Finite Rants: il nuovo progetto online di fondazione Prada

 

Finite Rants è il nuovo, interessante progetto di Fondazione Prada. Online sul sito web e sulle piattaforme social dal 25 giugno.  Grazie , infatti, ad un processo di collaborazione creativa tra gli autori e Fondazione Prada, i contributi visivi ospitati in “Finite Rants” analizzano questioni sociali, politiche e culturali emerse nel nostro presente. Questioni  normalmente affrontate dai mezzi d’informazione con un approccio documentaristico.

 

Fondazione Prada

In pratica, 19 mila metri quadri inaugurati nel 2015 a Milano in una zona semi-periferica, una ex distilleria dei primi del 900.  Costruzione quindi industriale, rivisitata dall’architetto olandese Rem Koolhaas per ospitare l’arte, la cultura, il cinema.

Fa inoltre  parte del complesso un bar con mobili in formica ed estetica anni Cinquanta, progettato dal regista Wes Anderson e un ristorante posizionato nella Torre. In verità lo spazio sperimentale firmato Prada nasce già  nel 1993 e sfocerà poi in quello che la stampa anglosassone ha giudicato “il più interessante campus culturale del mondo”.

 

FINITE RANTS_ IL NUOVO PROGETTO ONLINE DI FONDAZIONE PRADA
Betrand Bonello con la rielaborazione degli ultimi minuti della sua pellicola del 2016 Nocturama.

 

Finite Rants

Finite Rants è costituito da una serie di 8 saggi visuali proposti a ritmo mensile e commissionati da Fondazione Prada a cineasti, artisti, intellettuali e studiosi. I primi autori coinvolti sono il regista e scrittore tedesco Alexander Kluge con il fotografo giapponese Satoshi Fujiwara. Seguono  il regista francese Betrand Bonello e l’economista svizzero Christian Marazzi.

Il progetto  intende testare la versatilità del saggio visuale nell’esprimere il pensiero attraverso le immagini e dimostrare la sua attualità nella produzione visiva contemporanea. Per il regista d’avanguardia Hans Richter, il film o video saggio è una forma espressiva capace di creare “immagini per nozioni mentali” e di “ritrarre concetti”.

Secondo i due curatori – Luigi Alberto Cippini e  Niccolò Gravina –“il progetto approfondisce le intuizioni di Richter. Partendo dal presupposto che, a causa della naturale condizione evolutiva del fatto cinematografico e della sua contaminazione con forme di informazione, materiale visuale e distribuzione capillare dei supporti di Image Capture, oggi sia più che mai necessario ricercare ciò che si può definire come Formatless Dogma, a supporto di una produzione visuale senza restrizioni.

 

Terza opera quella di Christian Marazzi che affronta temi legati ai risvolti economici, finanziari e sociali dell’attuale emergenza sanitaria.

 

I saggi visuali

Iniziano la sequenza Satoshi Fujiwara e Alexander Kluge, con il loro saggio visuale Warewolves Playoffs. Qui le immagini sono decontestualizzate, decostruite e stratificate per dare vita a un’atmosfera dark estranea agli standard del cinema tradizionale.

Poi Betrand Bonello con la rielaborazione degli ultimi minuti della sua pellicola del 2016 Nocturama. Il regista documenta le operazioni logistiche e l’organizzazione di attentati terroristici a Parigi da parte di un gruppo di adolescenti.

Come la gestione dei debiti pubblici e privati, le oscillazioni dei mercati finanziari e i conflitti sociali.

Nei mesi seguenti altre 5 filmati che concluderanno, così, il progetto.

 

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