Dizionario Arte

Fouquet (o Foucquet), Jean

Il principale pittore francese del XV secolo, attivo prevalentemente nella nativa Tours. Tra il 1446 e il 1448 soggiornò a Roma, dove dipinse un ritratto, ora perduto, del papa Eugenio IV. Fu molto trasformato da quel viaggio in Italia, l’influenza del quale può essere percepita negli effetti prospettici e nell’architettura classica dei suoi successivi quadri, ma in certi aspetti -specialmente nel suo accurato, non idealizzato esame minuzioso del volto umano -la sua opera resta profondamente radicata nella tradizione nordica e non soccombe all’influenza italiana. Al ritorno dall’Italia Fouquet lavorò molto per la corte francese. Il suo primo mecenate fu Étienne Chevalier, ministro reale e tesoriere, per il quale realizzò un libro d’ore (1450-60), ora smembrato ma per la maggior parte conservato al Musée Condé a Chantilly, e che appare nel dittico Melun (1452 ca), ora diviso tra Anversa (Museo Koninklijk) e Berlino (Gemäldegalerie). L’immagine della Vergine nella tavola di Anversa si pensa sia un ritratto di Agnes Sorel, amante di Carlo VII, di cui anche Chevalier era stato innamorato.
Solo nel 1475 Fouquet divenne pittore reale (al servizio di Luigi XI), ma durante gli anni precedenti gli era stato chiesto di preparare dei progetti per la tomba del re e doveva quindi essere stato il pittore dominante tra quelli della corte francese per molti anni. Sia nei manoscritti miniati che nelle tavole dipinte la sua arte aveva la stessa chiarezza e dignità, le sue figure erano modellate su ampi piani e definite da linee di splendida purezza. Il suo senso scultoreo della forma si accompagnò a un temperamento tranquillo e distaccato e nei suoi più bei lavori la combinazione di questi crea un’austerità profondamente toccante.

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