Dizionario Arte

Füssli, Johann Heinrich

Pittore, grafico e scrittore d’arte svizzero, ma attivo principalmente in Inghilterra, dove fu una delle figure di rilievo del movimento *romantico. Era figlio di un pittore di ritratti, Johann Caspar Füssli (1706-1782), ma all’inizio si formò come sacerdote zwingliano; prese gli ordini sacri nel 1761, ma abbandonò presto il sacerdozio. Nel 1764 si trasferì a Londra per consiglio dell’ambasciatore inglese a Berlino, che era rimasto colpito dai suoi disegni. Reynolds lo incoraggiò a interessarsi alla pittura, e trascorse gli anni dal 1770 al 1778 in Italia, occupato nello studio di Michelangelo, del quale cercò di emulare lo stile elevato per il resto della sua vita. Dopo il ritorno in Inghilterra (1779) espose opere estremamente fantasiose come Incubo (1781, Detroit Institute of Arts), quadro che rafforzò la sua fama quando fu esposto alla Royal Academy nel 1782 (esiste un’altra versione nel Goethe Museum, Francoforte). Questo quadro, un’idimenticabile immagine di donna nel pieno di un sogno violentemente erotico, mostra quanto di gran lunga in anticipo sul suo tempo fosse l’artista nell’esplorare le zone oscure della psiche dove si incontrano sesso e paura. La sua attrazione per ciò che incute terrore e per il fantastico emerge anche nei molti soggetti letterari che formano la maggior parte della sua produzione; dipinse molte opere per la Shakespeare Gallery di Boydell, e nel 1799 seguì il suo esempio aprendo una Milton Gallery in Pal Mall con una mostra di 47 propri dipinti.
Dal 1799 al 1805 e poi di nuovo dal 1810 Füssli fu professore di pittura alla Royal Academy; come insegnante fu noto e molto rispettato (fu seppellito nella cattedrale di St Paul vicino a Reynolds), ma la sua opera fu trascurata per circa un secolo dopo la sua morte fino a quando gli *espressionisti e i *surrealisti videro in lui un’affinità di spirito. La sua opera può essere giudicata priva di grazia ed eccessiva, ma nei casi migliori ha qualcosa dell’intensità immaginativa del suo amico Blake, che lo descrisse in versi come “l’unico uomo che abbia mai conosciuto che non mi abbia fatto quasi vomitare”. I vasti scritti sull’arte di Füssli includono Lectures on Painting (1801) e una traduzione dell’opera di Winckelmann Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura (1765). Realizzò anche un’edizione rivista (1805) del Dictionary of Painters di Matthew Pilkington (pubblicata originariamente nel 1770), il primo libro di questo genere in inglese. Nascita: Zurigo 1741; Morte: Putney 1825

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