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Guerra a Gaza, approvata risoluzione in consiglio di Sicurezza ONU per il cessate il fuoco

La guerra a Gaza ora sembra davvero arrivata ad un punto di svolta, dopo che è stata approvata la risoluzione in Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco a Gaza. A oltre cinque mesi dalla recrudescenza del conflitto tr Israele e Hamas, la Comunità internazionale tutta prende posizione sulla delicata questione della Striscia di Gaza.

Grazie all’astensione degli USA (prima volta dall’esplosione dell’emergenza in Medioriente), ora lo Stato Ebraico è di fatto messo spalle al muro. La situazione dei civili palestinesi, morti in numero che ha ormai superato le 30.000 persone e in una situazione di sfollamento di migliaia e migliaia, mette per la prima volta Netanyahu in netta difficoltà.

Approvata la risoluzione in Consiglio di sicurezza ONU che impone un cessate il fuoco. Guerra a Gaza verso la fine?

Nel pomeriggio di lunedì 25 marzo è stata approvata la risoluzione in Consiglio di sicurezza ONU che obbliga di fatto i due contendenti a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Nel documento, che ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione degli Usa, si leggono le seguenti parole:

La comunità internazionale chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”.

approvata la risoluzione ONU
Approvata la risoluzione ONU che impone il cessate il fuoco a Gaza, decisiva l’astensione degli USA (nella foto)

L’adozione è stata salutata con un lungo applauso. Decisiva l’astensione degli USA in questa giornata, e proprio Washington come primo partner di Israele ha auspicato un rilascio tempestivo degli ostaggi nelle prossime ore Immediate le reazioni delle due parti in contrapposizione. Hamas si è detta disponibile a liberare le decine e decine di persone ancora nelle proprie mani.

Nel corso della lunga riunione al CdS le varie rappresentative nazionali riunitesi hanno altresì discusso della situazione aiuti umanitari. La situazione della popolazione civile palestinese è in condizioni ormai disperate, con migliaia e migliaia di profughi rimasti senza un’abitazione in cui ripararsi.

I fatti recenti in cui le forze armate israeliane hanno aperto il fuoco sulla popolazione che arrivava a rifornirsi hanno probabilmente accresciuto la volontà di tenersi a distanza da Tel Aviv anche da parte degli USA stessi. Nel testo comunque si condannano inoltre anche “tutti gli atti terroristici”, senza però menzionare esplicitamente il 7 ottobre

Decisiva l’astensione degli USA sul cessate il fuoco a Gaza, ira di Israele: annullata visita di una delegazione a Washington

La notizia per cui è stata approvata la risoluzione oin Consiglio di Sicurezza Onu sul cessate il fuoco a Gaza mette di fatto lo Stato d’Israele e NEtanyahu in particolare con le spalle al muro. Tel Aviv, infatti, fino a questo momento era di fatto “caduta in piedi” grazie alla protezione di Washington sebbene diversi errori strategici militari delle IDF fosser stati palesi.

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Israele ha accolto la notizia della risoluzione con estrema negatività

Ora però lo Stato d’Israele sembra rimasto solo a fronteggiare sul campo Hamas e il Premier Netanyahu lo ha capito. Prima di tutto ha subito cancellato il viaggio della delegazione israeliana a Washington, dove domani erano attesi il ministro degli Affari strategici Ron Dermer e il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi. 

In tutto questo, il portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale americana John Kirby si è detto deluso dalla reazione israeliana Nei confronti dell’astensione degli USA al Consiglio di sicurezza su questa mozione. Ha affermato in particolare:

La nostra decisione di astenerci non dev’essere percepita come un’escalation da parte di Israele. Né un cambio di politiche. Siamo molto delusi dal fatto che non verranno a Washington. Era importante avere una conversazione approfondita con loro sulle alternative praticabili a Rafah.

Conclusioni approvata la risoluzione in Consiglio di Sicurezza ONU sulla guerra a Gaza, Israele spalle al muro

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