Giovanni dal Ponte
Arte

Giovanni dal Ponte (Firenze, 1385 – Firenze, 1457)

Una mostra per riscoprire una figura fondamentale della cultura pre-rinascimentale

Giovanni dal Ponte: protagonista dell’Umanesimo tardogotico fiorentino è la prima rassegna monografica dedicata al pittore fiorentino Giovanni di Marco (1385-1437)

più noto come Giovanni dal Ponte, dovuto all’ubicazione della sua bottega in Piazza di Santo Stefano al Ponte a Firenze.

Nell’ambito degli studi sulla pittura fiorentina del cruciale momento di passaggio tra la cultura tardogotica e quella rinascimentale questa mostra ricopre un ruolo di primo piano, in grado di offrire un bilancio critico aggiornato sull’attività di questo protagonista di primo piano nel panorama artistico fiorentino del primo quarto del secolo XV.

Giovanni dal Ponte fu dotato di un linguaggio al tempo stesso assai individuale ed estroso, nonché aggiornato sull’attività dei maggiori artisti operanti in quel tempo nel capoluogo toscano: da Lorenzo Ghiberti a Lorenzo Monaco, Masolino da Panicale a Beato Angelico, Paolo Uccello a Masaccio. Artisti che non mancano di essere presenti in mostra per illustrare l’ambiente artistico in cui si svolse la formazione del pittore.

La produzione di Giovanni dal Ponte è accuratamente documentata in ogni fase del suo percorso artistico, non soltanto grazie ai prestiti ottenuti dall’Italia, ma in particolare per le numerose opere che ci sono giunte dall’estero, da parte di prestigiose istituzioni museali che hanno voluto aderire all’iniziativa della Galleria dell’Accademia di Firenze.

Si possono annoverare la National Gallery di Londra, il Museo del Prado a Madrid, il Museum of Art di Filadelfia, il Fogg Art Museum di Cambridge (U.S.A.) e il Museo Jacquemart-André di Parigi. Da quest’ultimo giungerà un importante e raro cassone dipinto, ancora integro nella sua struttura originale, restaurato per l’occasione.

Punto di merito l’azione di restauro su numerosi manufatti – a cominciare dall’Incoronazione della Vergine – dando all’esposizione un ulteriore prestigio oltre a rappresentare un contributo non marginale sul versante fondamentale della tutela e della conservazione dei beni culturali.

Il progetto scientifico, così come la cura della mostra e del catalogo a corredo, si devono ad Angelo Tartuferi, responsabile del settore dipinti dal Duecento al Quattrocento della Galleria dell’Accademia di Firenze e grande conoscitore dell’argomento, e Lorenzo Sbaraglio del Polo museale regionale della Toscana, che ha approfondito in anni recenti lo studio delle opere di Giovanni dal Ponte.

 

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