Givenchy Haute Couture, il formalismo notturno
Moda

GIVENCHY HAUTE COUTURE, FORMALISMO NOTTURNO

Claire Waight Keller dimostra di aver meritato il premio come miglior stilista britannico 2018. La Givenchy Haute Couture è suprema

Rigore e formalismo estetico sono alla base della collezione Givenchy Haute Couture primavera/estate 2019.

Silhouette scolpite conferiscono al defilé presentato nella cornice contemporanea del Musée d’Art moderne de la Ville de Paris, una potenza comunicativa forte, a sé stante.

La Waight Keller irrompe prepotentemente in passerella con un nuovo e marcato significato di Couture. Spigoloso a trattai e sicuramente ben distante dalla vena comunicativa del celeberrimo Hubert de Givenchy.

Bleached Canvas“, questo è il nome che Waight Keller riserva alla collezione, diventa lo spartiacque tra passato e futuro. Il romanticismo austero che intinge il periodo d’oro della Maison francese passa il testimone al formalismo estetico. Per un notturno che incanta.

Le odierne Audrey Hepburn (l’attrice americana era molto legata allo stilista francese) indossano capi che sembrano presi in prestito dal guardaroba maschile eccedendo, ad ogni modo, per estremo femminismo.

Dal top plissé effetto origami alle frange totali che scivolano su tutta la lunghezza: la Haute Couture di Givenchy è feconda di idee.

I pantaloni in lurex second skin risaltano la giacca in pizzo effetto camicia mentre i fouseaux en dentelle ammorbidiscono il minimalismo degli evening glown con ricami ad effetto e pietre sparkling.

Scollature vertiginose, infine, ridisegnano una nuova e immaginaria femminilità riflessa su un ordinaria e alquanto studiata rilettura dei canoni estetici odierni.

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