Hikikomori
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Gli Hikikomori: isolati e iperconnessi in esilio dal mondo

Gli Hikikomori: isolati e iperconnessi alla loro personale realtà

“Hikikomori”, vocabolo della lingua giapponese, significa letteralmente “stare in disparte, isolarsi” e si riferisce ai ragazzi che scelgono volontariamente di ritirarsi dalla vita sociale per sfuggire ai suoi ritmi e alle sue pressioni.

Originata in Giappone, solitamente questa “tendenza” colpisce la fascia d’età che va dai 13 anni in poi, che coincide con il passaggio cruciale medie/superiori: in questo lasso di tempo, infatti, le richieste della società si fanno più frequenti e, a lungo andare, opprimenti.

Hikikomori
Un ragazzo giapponese nella sua stanza. Spesso alla sindrome di Hikikomori si somma quella dell’accumulo

Il paradosso sta nel fatto che, spesso, si tratta di ragazzi dotati di grande intelligenza. Tuttavia sono ipersensibili e fragili sul piano delle relazioni, ove a un certo punto finiscono per soffrire forte ansia e frustrazione. Di conseguenza, preferiscono di gran lunga il comfort della loro cameretta e delle nuove tecnologie.

Hikikomori: tendenza da non sottovalutare

Si stima che siano almeno 100mila in Italia (stima in crescita) con età media intorno ai 20 anni. Tuttavia, c’è scarsa attenzione sociale riguardo il fenomeno: è l’essenza stessa della sindrome, infatti, a nasconderlo al focus dei media. Spesso è letta come dipendenza dalla tecnologia – un errore di valutazione. In verità, il suo abuso è indice di un male psicologico nascosto.

Hikikomori
La camera da letto diventa la prigione dorata di ogni Hikikomori

I genitori devono cogliere i primi segnali di malessere, incoraggiando il dialogo con i ragazzi, senza imposizioni che aggraverebbero solo la situazione. Se il ragazzo non ha voglia di andare a scuola e somatizza lo stress, probabilmente per lui lo sforzo è insostenibile. La parola chiave, in questi casi, è la gradualità nell’approccio al problema.

Il fenomeno, inoltre, riguarda più i maschi che le femmine (al 90%). I genitori, infatti, tendono a preoccuparsi di più se a isolarsi è il maschio. Le femmine tendono a essere meno esuberanti e quindi, al momento, suscitano meno apprensione.

Per far fronte a questo “disturbo” sul territorio italiano, è nata l’associazione “Hikikomori Italia”.

Ecco un video del Tg2 sul fenomeno:

http://https://www.youtube.com/watch?v=m23QwHSQaoc

 

 

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