Gli scatti di Zanele Muholi in mostra al Mudec
Arte,  Mostra

Gli scatti di Zanele Muholi in mostra al Mudec 22/3/2023

Nei suoi scatti politica, stereotipi, questioni di genere

L’esposizione delle foto di Zanele Muholi al Mudec  dal titolo “Muholi. A Visual Activist” aprirà al pubblico da domani al 30 luglio 2023. Si tratta di una selezione speciale di oltre 60 autoritratti in bianco e nero scelti appositamente per il Mudec che veicolano messaggi indelebili.

Scatti magnetici e di denuncia sociale che spaziano dai primissimi autoritratti realizzati ai più recenti lavori.
Muholi sceglie ogni volta con cura meticolosa e costante il setting e la luce, prepara il soggetto allo scatto in maniera rigorosa e ossessiva, lavorando sui contrasti cromatici bianco-nero, ponendo a nudo il proprio corpo.

 

Gli scatti di Zanele Muholi in mostra al Mudec
Muholi – Xinive at Cassilhouse – North Carolina 2016 – ©Zanele Muholi

 

 

Zanele Muholi

Da dieci anni Zanele Muholi (Umlazi, Sud Africa 1972) – una delle voci più interessanti del visual activism – è tra i più celebrati artisti contemporanei. Ma Muholi ama definirsi attivista, ancora prima di artista. Ambassador di spicco della comunità LGBTQ+, la sua arte indaga temi come razzismo, eurocentrismo, femminismo e politiche sessuali, ed è in continua trasformazione.

Scultura, pittura, immagine in movimento sono i suoi strumenti. Ma è soprattutto con la fotografia, e la serie id autoritratti “Somnyama Ngonyama” (Ave, Leonessa Nera) iniziata nel 2012 e ancora in corso, che ha raggiunto la fama con mostre in musei importanti non solo nella sua patria, il Sud Africa, ma in tutto il mondo come la Tate Modern di Londra, il Brooklyn Museum e lo Stedelijk Museum di Amsterdam.

   “Siamo qui, con le nostre voci, le nostre vite, e non possiamo fare affidamento sugli altri per sentirci rappresentati in maniera adeguata. Tu sei importante – è il messaggio di Muholi -. Nessuno ha il diritto di danneggiarti per la tua razza, per il modo in cui esprimi il tuo genere, o per la tua sessualità perché, prima di tutto, tu sei”.

 

L’autoritratto

Muholi si mette in scena con l’uso surreale e metaforico di oggetti di semplice quotidianità. Copricapi fatti di soldi, collane ricavate da cavi della luce, mollette in testa e corone fatte di pneumatici, pinze e cordami vari interpretati come turbanti e sciarpe sono sempre utilizzati e indossati sul suo corpo in pose di sorprendente bellezza che ricordano spesso – a un primo sguardo superficiale – il fashion style di certe copertine patinate di moda.

 

Gli scatti di Zanele Muholi in mostra al Mudec
Gli scatti di Zanele Muholi in mostra al Mudec

 

Muholi. A Visual Activist” al Mudec

Al Mudec, oltre a una serie di lavori selezionati da Giacchetti con Zanele Muholi, è presente anche una installazione site-specific, la messa in scena di un letto, dedicato alla sua sfera più intima e privata, un abbraccio tra l’artista e la compagna scomparsa, riprodotto in una immagine che ne riveste l’intera superficie.

Con questa installazione esclusiva – commenta ha spiegato la curatrice – Muholi vuole comunicare come il riposo, la necessità dell’abbandono all’altro, siano componenti universali della natura umana e trascendano le logiche di razza genere e sessualità”.

 

Leggi anche: Dalí, Magritte, Man Ray e il Surrealismo in mostra al MUDEC

 

 

 

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!